Il gioco d’azzardo, purtroppo, ancora una volta si ritrova ad essere messo sotto una luce negativa: difatti, molto spesso a questo ambiente sono connessi anche dei veri e propri sistemi criminali che portano denaro a sé tramite l’usura, il riciclaggio e l’estorsione. Quindi, onde evitare che proprio questo tipo di mondo possa in qualche modo contribuire a “danneggiare” l’uomo, è nata l’esigenza di fare una proposta di legge.
Parliamo della proposta di legge numero 84 sulle norme per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico: difatti, sono sempre di più le persone che, magari utilizzando delle piattaforme di gioco non legali, si ritrovano anche a cadere nella famosa patologia del gioco patologico. Proprio per questo è importante intervenire con urgenza: le stesse parole sono state riferite dai consiglieri regionali del Gruppo Oliverio Presidente, in Calabria.
Franco Sergio, peraltro, è stato il primo ha sottoscrivere e firmare la proposta che sarebbe nata proprio per via della sollecitazione avvenuta tramite il Movimento nazionale Slot-Mob, che da tempo è impegnato a “tamponare” gli effetti collaterali derivanti per l’appunto dall’incrementare del fenomeno di gioco.
Pensate che questo fenomeno è stato in grado di portare ad un giro d’affari da pazzi ovvero si parla di oltre 95 miliardi: i soldi, per la precisione, sono stati spesi dalle persone tra il gioco d’azzardo, le slot machine, superenalotto ed anche gioco online che, peraltro, tende a colpire sempre di più i giovani, visto che sono proprio loro a trascorrere la maggior parte del tempo online, stando con gli occhi puntati sul proprio smartphone o computer. Questi molto spesso, poi, utilizzano anche i bonus senza deposito sul casinò Betway o in altri siti per cercare di ottenere maggiori benefici.
Ad ogni modo, hanno riscosso anche molto successo le scommesse su internet che, addirittura, sembrano essere in numero maggiore rispetto a quelle fatte direttamente in agenzia.
Nonostante ai giorni nostri esista già una legge nazionale che risponda a questa problematica, in realtà molti fanno notare che è necessario affrontare tale questione anche dal punto di vista regionale e, di conseguenza, è necessario regolamentare il tutto proprio a livello regionale. In realtà, però, già nel 2015 vi era stata una proposta di legge, approvata poi l’anno seguente, che però è ancora tutt’oggi ferma in Commissione Bilancio, giacché non vi è la copertura finanziaria necessaria per intervenire in modo adeguato.
Attualmente, la Regione della Calabria è una tra le poche regioni rimaste a non aver ancora legiferato una legge ad hoc. Purtroppo, è una questione davvero molto delicata, anche perché bisogna tenere conto che questa regione del sud si piazza ai primi posti della classifica italiana per la diffusione della ludopatia. Cosenza, per esempio, è proprio al 9° posto, poiché si trovano attive molte slot machine, peraltro sistemate anche in aree sensibili come scuole ed aree di culto.
Non si può dir altro che, ancora una volta, la burocrazia in Italia diventa la causa di tutto: in tale circostanza non si dovrebbero assolutamente rallentare le pratiche per l’attuazione di tali leggi, eppure non si riesce ad essere veloci su tematiche importanti come quella del gioco d’azzardo patologico.