Reggio Calabria. Si è celebrata ieri la prima “Giornata della Memoria per le vittime delle migrazioni”, un anno dopo quel tragico 3 giugno 2016, giorno in cui si tenne la cerimonia di tumulazione delle 45 vittime di naufragio giunte al porto di Reggio Calabria a bordo del pattugliatore Vega della Marina Militare italiana. «Nel 2016 circa cinque mila persone sono morte tentando di attraversare il Mediterraneo», ha spiegato con un messaggio il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che non era presente alla cerimonia a causa di impegni istituzionali romani, tuttavia erano presenti gli assessori Antonino Zimbalatti e Lucia Nucera. «In questi viaggi della speranza, a bordo di mulattiere del mare, che purtroppo spesso si trasformano in vere e proprie tragedie. Nel 2017 già diversi sono i naufragi registrati dai pattugliatori che sorvegliano le acque del Mediterraneo. E’ una strage, una barbarie inaccettabile di fronte alla quale il mondo non può rimanere indifferente, non può voltarsi dall’altra parte. La nostra città lo scorso anno è stata protagonista di uno di questi episodi, con l’arrivo in porto dei 45 corpi recuperati in mare dalle navi della nostra Marina Militare. E’ stato un evento tragico che ci ha profondamente colpiti, che ha scosso la nostra comunità, che da sempre dimostra di saper rispondere alla chiamata dell’accoglienza e della solidarietà. Proprio per questo abbiamo voluto sancire ufficialmente questa giornata, il 3 giugno, quale ricorrenza cittadina per la memoria delle vittime delle migrazioni. Per ricordare ad ognuno di noi il valore della vita umana che non può essere barattato con nulla».
A pochi metri dal punto di approdo delle navi che salvano i migranti in mare si trova la EVA I, una barca a vela sequestrata a Lazzaro dalla Guardia di Finanza. Lo sbarco, avvenuto il 15 agosto del 2014 nei pressi della spiaggia di Lazzaro, era passato quasi inosservato. Infatti a bordo c’erano 18 persone circa ed all’arrivo dei soccorsi i migranti erano già riusciti a raggiungere la riva. Adesso la barca è stata immatricolata dalla Lega Navale Italiana (precedentemente, in occasione dello sbarco, risultava immatricolata in Spagna) che la utilizza per finalità didattiche e sociali.
La cerimonia si è svolta nell’area antistante la sede della Lega Navale Italiana, proprio dove è attraccata la EVA I. Le autorità presenti (rappresentanti delle forze dell’ordine, della Prefettura e del Comune di Reggio Calabria) sono saliti a bordo dell’imbarcazione, che è salpata per guadagnare il centro delle acque all’interno del porto. Qui è stata deposta in mare una corona di fiori in ricordo di tutte le vittime delle migrazioni. In sottofondo il sax di Demetrio Spagna e le percussioni di Giovanni Carone hanno suonato “Fishing dead men”, un brano scritto da Demetrio Spagna che ha accompagnato lo svolgersi della cerimonia di commemorazione.
Gianluca Chininea