Reggio Calabria. La volontà di trasferire a Roma la sede centrale dell’Agenzia dei Beni Confiscati è una scelta sbagliata e inopportuna. Ci chiediamo infatti come sia possibile non comprendere l’enorme danno che, una decisione di tal genere, può produrre in un territorio che ha più che mai bisogno di simboli e presidi di legalità per ribadire con forza il suo no alla ‘ndrangheta e alla criminalità. Il significato, “alto”, della presenza dell’Agenzia dei Beni Confiscati a Reggio Calabria non può essere subordinato a semplici problemi logistici e di collegamento. Problemi, peraltro, che i reggini da decenni affrontano quotidianamente e per i quali si dovrebbe intervenire ricercando una soluzione che non è certo quella di aggiungere all’evidente danno, che una situazione del genere comporta, la beffa di una decisione illogica e penalizzante. È per questi motivi che Confesercenti aderisce in maniera convinta alla manifestazione di sabato pomeriggio per protestare con forza, insieme alle istituzioni e le forze sane e operose di questa città, contro questa sciagurata ipotesi.
Claudio Aloisio
Presidente Provinciale Confesercenti