A.GE.DI. onlus: «L’amministrazione di Melito Porto Salvo nega un’oasi di attenzione… in questo deserto di indifferenza!»

Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). “Struttura accessibile alle persone disabili, accoglienza incredibile: qui non manca nulla! Iniziativa di un privato attento ai bisogni di tutti e senza alcun contributo pubblico!” Queste le parole dell’Associazione A.GE.DI. onlus di Reggio Calabria in seguito ad una giornata al mare dello scorso anno, presso lo stabilimento balneare “Paralia 3M” di Melito di Porto Salvo.
La struttura era completamente accessibile: pedane larghe che permettevano di raggiungere ogni parte dello stabilimento, bagni, docce e spogliatoi di adeguata ampiezza per consentire di spostarsi agevolmente anche in carrozzina. A disposizione di tutti una sedia Job: molti ragazzi disabili hanno fatto il bagno al mare con più semplicità, grazie alla sensibilità dell’imprenditore Carmelo Minniti e dello staff del “Paralia 3M”. Uno stabilimento balneare all’avanguardia, dotato di numerosi servizi “insoliti”: dog parking, biblioteca, docce con acqua calda, primo soccorso con defibrillatore pediatrico, etc.
Quest’anno lo stabilimento sarebbe diventato ancor più alla portata di tutti: il nuovo progetto prevedeva percorsi e mappe tattili, menu e libri in braille messi a disposizione all’interno della biblioteca. Tante le iniziative che avrebbero incluso anche i non vedenti: partite nel campo di beach volley con palla sonora, cena al buio… L’entusiasmo della Famigllia Minniti e di tutti noi viene stroncato da una notizia incredibile: l’Amministrazione Comunale di Melito di Porto Salvo nega la realizzazione ed il proseguimento di tutto ciò che era stato creato, per cause, a quanto pare, non imputabili al concessionario in questione.
Così la cultura a-sociale disperde le buone prassi, l’Amministrazione non emula i buon esempi (seppur possa accedere e godere di finanziamenti) ma al contrario blocca chi lo fa con le sole proprie forze. Mentre le Associazioni lottano per i propri diritti questi vengono sempre più negati! Per poter modificare l’atteggiamento culturale sulla disabilità, occorre prendere coscienza di cosa essa significhi, attivando processi empatici, di rispetto, solidarietà e inclusione positiva. Per fare ciò, però, occorrono competenze diffuse ed in continua formazione, in dialogo continuo con le famiglie. Questo è l’ennesimo grido di sdegno e delusione delle famiglie delle persone disabili, che ancora una volta si vedono costrette a rimanere a casa o a frequentare spiagge e lidi distanti, all’affannosa ricerca di luoghi fruibili, quando basterebbe davvero poco per permettere a tutti di godere del nostro meraviglioso mare.

A.GE.DI. onlus
Associazione Genitori di Bambini e Adulti Disabili onlus

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