Le casette in legno a Pescara del Tronto

Dopo il sorteggio, sono state consegnate lo scorso 6 giugno le prime 26 casette in legno ai terremotati di Pescara del Tronto, anche se le cose non sono andate propriamente come previsto. Presso la frazione Arquata, rasa quasi completamente al suolo dal sisma il 24 agosto del 2016, era prevista una giornata di festa, ma non sono mancate le polemiche e le tensioni. Discussioni sono nate sia per le modalità di assegnazione delle casette (che ha portato in seguito alla scelta del sorteggio), sia per un ritardo da parte del notaio, che ha così costretto ad allungare i tempi delle operazioni.

In condizioni di disagio, si sa, gli attriti si accentuano, così gli sfollati non sono riusciti a trovare un accordo, chiedendo un incontro a porte chiuse con il sindaco. Un incontro, a sua volta, molto teso durante il quale non sono mancati urla e pianti. Ciascuna famiglia ha fatto le proprie rimostranze, dai lunghi tempi di attesa, alle particolari condizioni di alcune persone che lamentavano problemi di salute seri. Una condizione di disagio generale, che è stata superata, almeno in questa prima fase, con il buon senso.

Davanti al primo cittadino di Arquata, i terremotati si sono accordati sulle modalità di sorteggio per l’assegnazione delle prime 26 casette in legno. Alla presenza del sindaco e del notaio, dunque, le operazioni si sono finalmente svolte senza intoppi e almeno per le prime famiglie colpite dal sisma, è stata trovata una soluzione a lungo termine. L’accordo prevede che, dopo l’assegnazione per sorteggio, gli sfollati si possano accordare in qualunque momento per scambiarsi le abitazioni, a seconda delle necessità di ciascuna famiglia.

Soluzione assai apprezzata per il parroco: su richiesta del vescovo di Ascoli, alla parrocchia è stata assegnata una casetta in legno da 60 metri quadri, anziché da 40. La richiesta è stata dettata dalla necessità di consentire al parroco di avere a disposizione anche una stanza sufficientemente spaziosa da adibire ad ufficio e consentire così lo svolgimento delle regolari attività pastorali. Aleandro Petrucci, sindaco di Arquata, ha poi sottolineato che i prossimi step prevedono un ritorno ad una “sostanziale” normalità entro il mese di agosto prossimo. L’obiettivo è quello di riportare tutti i residenti nel centro abitato in modo da consentire la pianificazione e l’inizio del nuovo anno scolastico senza alcun intoppo. Il normale svolgimento delle attività scolastiche, si sa, rappresentano un fondamentale punto di partenza per ogni comunità colpita da calamità naturali.

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