Le Lezioni americane di Italo Calvino indicano nella leggerezza il primo di sei requisiti di valore letterario divenuti parole-chiave per affrontare “il nuovo millennio”. La leggerezza calviniana implica un approccio alla realtà non diretto e pietrificante come la Medusa di Perseo, ma indiretto e lieve come la rondine di Paul Valery. Quella rondine che nel suo volo leggero non è abbandonata al vento come fosse piuma, bensì è animata da un progetto che la orienta nel suo volo. La leggerezza da sola, però, non basta. Calvino enuclea altri strumenti irrinunciabili, ma purtroppo ci lascia, nel settembre 1985, prima di aver sviluppato compiutamente l’ultimo di essi, che definisce “consistency”: un concetto che verrà esplicitato come “densità di contenuti, costanza, risolutezza, coerenza”.
È proprio con la leggerezza dell’approccio individuale e collettivo dei suoi protagonisti e con la coerenza di un progetto denso di contenuti costruito in linea con i più impegnativi obiettivi per la tutela delle persone con disabilità intellettiva, che si è proficuamente svolto, nello scorso week end, il primo Family campus Calabria.
Decine di ragazzi con disabilità intellettiva si sono incontrati tra giochi d’acqua, balli movimentati e sorrisi, guidati dalla generosità leggera dei volontari, giovani volti disponibili a dispensare cura e vitalità con la coerenza che risiede nella costanza dei gesti perpetuati negli anni e nella gratuità dell’impegno sociale. Le famiglie degli atleti sono state il fulcro di ogni giornata, ciascuna con il proprio desiderio di condividere e quello di ascoltare, con il proprio bisogno di consigli e il coraggio di chiederli. E ogni famiglia è gradatamente emersa, con la leggerezza del dialogo spontaneo, dal silenzio della propria intimità verso l’apertura della condivisione. Abbiamo raccolto frammenti di storie di madri e padri posti dinanzi ad una continua scommessa con la vita, che risolutamente non vogliono perdere. Genitori che con coerenza si donano e lottano quotidianamente per il benessere dei propri figli.
Gli ampi e chiari apporti conoscitivi sui temi della sessualità del disabile e della progettazione della sua vita dopo la scomparsa dei genitori sono stati offerti nel campus con lo scopo di fornire gli strumenti necessari per affrontare temi di elevata complessità. Così da contribuire in modo specifico a colorire di ulteriore coerenza un evento che è votato proprio allo scopo di aiutare le famiglie a superare quegli ostacoli che rendono più gravoso il percorso verso la felicità dei figli con disabilità. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla sinergia di persone leggere e coerenti, su impulso e coordinamento della responsabile del team Calabria di Special Olympics, Irma Circosta, donna instancabile e volitiva, che non si è mai fermata davanti alle innumerevoli sfide poste dalla nascita di Michele con la sua sindrome di down, 42 anni fa. Un figlio il cui percorso di vita è stato reso volo leggero, consentendogli di fruire di quella Libertà indispensabile, anche per una persona con disabilità, per orientare il formarsi della propria identità senza costringerla entro etichette preformate e condizionanti. A valle di queste gratificanti giornate è proprio un volo leggero e coerente ciò che auguriamo a tutte le persone con disabilità e a noi stessi che, con il consueto impegno sereno, volgiamo lo sguardo in avanti. Convinti che in questo approccio alla vita risieda anche uno specchio fedele del rigore e della sensibilità d’animo di Eunice Kennedy Shriver, fondatrice del movimento Special Olympics nel mondo, in omaggio alla quale si muoveranno i nostri prossimi passi, con l’auspicio fiducioso di poter godere del supporto compatto e prezioso della nostra amata Città.
Patrizia Morello