Incendio alla tendopoli di San Ferdinando. Immigrati senza tetto accolti in capannone: foto

San Ferdinando (Reggio Calabria). Sono terminate a tarda sera le operazioni di allestimento delle brandine per circa 150 immigrati rimasti senza tetto a causa dell’incendio che ha distrutto le tende e le baracche costruite a ridosso della tendopoli di San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Stamattina il prefetto Michele Di Bari, dopo aver effettuato un sopralluogo alla tendopoli, ha tenuto una riunione presso il Commissariato di Gioia Tauro con il Questore Raffaele Grassi, il sindaco di San Ferdinando, il dirigente della Protezione Civile regionale e rappresentanti dei Vigili del Fuoco per individuare una soluzione per gli immigrati rimasti senza tetto.
Nelle more dell’allestimento della nuova tendopoli, i cui lavori inizieranno domani, è stata individuata una struttura temporanea, limitrofa all’attendamento, dove la Protezione Civile regionale, con l’ausilio degli stessi migranti, dopo aver svolto un lavoro di pulizia interna ed esterna all’area, ha approntato “a vista” brandine, materassi e quanto altro necessario per una adeguata accoglienza degli immigrati senza tetto, che sono stati censiti. A cena è stato servito riso e cotoletta di pollo con patate, acqua e succo di frutta.
«Ciò è stato possibile – sottolinea il Prefetto Di Bari – per la consolidata sinergia istituzionale tra tutti i Soggetti ed Enti, convocati per la circostanza, che consentirà di assicurare nel minor tempo possibile una soluzione alloggiativa. Peraltro, il Prefetto, in particolare, non può non esprimere un sentito ringraziamento alla struttura regionale di Protezione Civile, nella persona del prof. Carlo Tansi e dei suoi collaboratori, che, nell’occasione, fornirà anche i pasti ai migranti interessati dalla distruzione delle baracche e delle tende».

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