Reggio Calabria. Si è consumato finalmente l’ultimo atto della guerra non dichiarata dal sindaco Giuseppe Falcomatà contro l’assessore Angela Marcianò. Con una caduta di stile sotto il profilo politico e peggio ancora umano (lei è al nono mese di gravidanza), se è vero come è vero che l’assessore Marcianò ha appreso solo dalla stampa che il sindaco le ha ritirato le deleghe.
Peccato che pur disponendo di un numeroso staff (“noi non ne assumeremo” aveva tuonato in campagna elettorale) ben pagato con soldi pubblici, il sindaco non abbia immediatamente veicolato la notizia del ritiro delle deleghe a tutte le testate giornalistiche.
Ad annunciarlo pubblicamente, invece – dando ulteriore raffinata lezione di stile a un modello politico la cui eleganza non va al di là del guardaroba – è la stessa Angela Marcianò che sulla sua bacheca facebook scrive di avere appreso solo stamattina dalla stampa “che oggi mi sono state ritirate le deleghe da Assessore di questa città! Voglio salutarvi con un pensiero quasi “premonitore” che mi è arrivato ieri in tarda serata da uno dei tanti concittadini che ho avuto la fortuna di conoscere e di apprezzare in questo difficile percorso.
Vi voglio bene.
Grazie da parte mia e del mio bimbo che ormai sta per nascere a tutti coloro che hanno voluto sostenermi come una vera Famiglia :
MAMMA finalmente sto per arrivare,
sto per guardare i tuoi occhi e sentire il calore delle tue mani,
finalmente Mamma quanto ho aspettato questo momento.
Ti ho vissuto in questi mesi cosi intensi cosi straordinari,
ti ho sentito gioire,
ti ho sentito ridere e ho sentito i tuoi respiri,
le tue sofferenze,
ho percepito le lacrime che hanno solcato il tuo volto mentre chiedevi alla luna se meritassi tutto questo,
le lacrime mentre intorno a te la cattiveria segnava le nostre giornate,
quanto avrei voluto stringerti a me Mamma. Ma ora sto per arrivare e cambierà tutto,
ci sarò io a sorregerti quando gli altri vorranno affondarti,
ci sarò io ad amarti mentre gli altri cercheranno di odiarti.
Mamma so cosa ti spaventa,
so di cosa hai paura ma io sto arrivando e insieme saremo invincibili.
Mamma, mi hai regalato la vita e io ti donerò il mio cuore per la vita!
Mamma aspettami ed insieme affronteremo il mondo con dignità,
a testa alta come tu mi insegnerai e soprattutto insieme.
Mamma ora arrivano i nostri giorni e saranno giorni meravigliosi!
Mamma sii forte perché non sarai più sola!
Forse il giovane sindaco avrà voluto rendere pan per focaccia a colei che occupa il posto in segreteria nazionale del Pd, chiamata da Renzi che l’ha preferita a Falcomatà, senza che lui ne sapesse nulla se non a cose fatte. Però in quel caso spettava in primis a quello stesso Matteo Renzi portato in processione a Reggio Calabria sulle spalle del renziano (fino ad allora) Falcomatà e dei suoi compagni di calcetto, avvertire il suo ex fedelissimo, e non alla Marcianò, in ossequio al principio ubi maior minor cessat. Tant’è… il re non solo è nudo, ma è anche di corta statura politica.
Proprio oggi l’ultimo comunicato stampa della Marcianò da assessore ai lavori pubblici (ignara di essere defenestrata a mezzo stampa), con cui informa del completamento dei lavori di “realizzazione del parco archeologico delle mura di cinta greche di Collina degli Angeli”. Angela Marcianò ha chiuso con grande dignità la sua esperienza nell’amministrazione Falcomatà, viceversa non può certo dirsi lo stesso.
Fabio Papalia