Crolla una palma sul lungomare: ancora una tragedia sfiorata

Reggio Calabria. Tutta colpa del caldo e della differenza di temperatura tra l’esterno e l’interno del fusto. Chissà se ce la spiegherà anche questa volta così, il sindaco Falcomatà in versione Piero Angela, la caduta di un altro albero sul lungomare. E’ il terzo. Prima un albero crollato su un’auto in sosta alla fine del lungomare, poi il grosso ramo abbattutosi (“per il caldo!”) sul gazebo di Sottozero… e siccome non c’è due senza tre, ieri pomeriggio è toccato alla parte finale di una palma, all’altezza dell’hotel Miramare, stramazzare a terra. Durante la caduta ha rotto un lampione, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
La palma da tempo era pericolante, era stata assicurata a un cavo. Non è servito a granché, a quanto pare. Né è servito, in questo caso, lo sfoltimento decretato, fuori stagione, dopo il crollo sul gazebo. Forse la palma andava abbattuta per scongiurare, come invece è accaduto, che crollasse col rischio di uccidere qualcuno. Ennesima tragedia sfiorata e annunciata, dunque, quando si poteva e si doveva intervenire per tempo, e non lo si è fatto. Il caldo, e non serve che ce lo dica Piero Angela, non fa male solo agli alberi.

Fabio Papalia

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