Reggio Calabria. Il Tribunale della Libertà, Bellini presidente, Fabiani e Asciutto a latere, in esito all’udienza di rinvio tenuta ieri ha ordinato l’immediata scarcerazione dell’ingegnere Angela Nicoletta, ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Gioia Tauro, difesa dagli avvocati Nico D’Ascola, Ettore Squillaci e Maria Antonietta Puntillo. La donna, arrestata nell’ambito dell’operazione Cumbertazione, condotta dalla Guardia di Finanza che aveva scoperchiato un sistema di malaffare nella gestione degli appalti pubblici, era accusata tra l’altro di associazione mafiosa, turbativa d’asta e corruzione, aggravate dalla finalità di agevolazione mafiosa. Accogliendo il ricorso dei suoi legali, la quinta sezione della Corte di Cassazione aveva annullato con rinvio, rispetto ai reati di partecipazione mafiosa e all’aggravante mafiosa ex art. 7, la pronuncia del Tdl confermativa della misura cautelare in carcere.
All’udienza di rinvio il Tdl, anche sulla scorta delle indicazioni dei giudici della Suprema Corte, ha ritenuto cessate le esigenze cautelari. La donna ha già lasciato il carcere di San Pietro. Nicoletta si presenterà libera al processo, nel quale è stata rinviata a giudizio, che inizierà il 4 ottobre dinanzi al Tribunale collegiale di Palmi.