San Lorenzo. Sequestro lampo per rapinare il fratello del sindaco: arrestato un minorenne

Carabinieri posto di blocco

Carabinieri posto di blocco

San Lorenzo (Reggio Calabria). Nella giornata di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un minorenne, ritenuto responsabile di sequestro di persona, rapina, porto abusivo di armi, ricettazione e lesioni personali.

In particolare, alle ore 09:45 circa, un noto commerciante di San Lorenzo Marina (il fratello del sindaco Bernardo Russo), mentre a bordo della propria autovettura si immetteva sulla SS 106 in direzione di Condofuri, è stato affiancato da una Fiat Panda, risultata essere poi oggetto di furto, che lo ha bloccato, costringendolo contro il guardrail. Dal veicolo sono scesi tre uomini travisati e armati di fucile che gli hanno intimato di consegnare i soldi. Constatato, però, anche dopo aver frugato l’autovettura, che la vittima non disponeva, come invece da loro supposto, di denaro contante, lo hanno percorso brutalmente e lo hanno obbligato ad adagiarsi sul sedile posteriore del suo stesso veicolo e lo hanno condotto in una località isolata dove, sotto la costante minaccia dell’arma e dopo averlo ulteriormente percosso, lo hanno costretto poi, accompagnato da uno dei malfattori, a recarsi presso uno degli esercizi commerciali di proprietà della famiglia, sito in San Lorenzo Marina, per prelevare la somma contanti di alcune migliaia di euro.

La vittima, quindi, è ritornata a bordo del proprio veicolo, ha consegnato l’ingente somma di denaro al minore e, su indicazione di quest’ultimo, ha ripreso la marcia verso l’abitato di Melito di Porto Salvo, ma l’auto è stata intercettata e bloccata da una delle pattuglie della Compagnia Carabinieri di Melito di Porto, impegnate nell’imponente dispositivo di ricerche nel frattempo dispiegato dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria.

I militari hanno provveduto immediatamente a soccorrere la vittima, a bloccare il minore ed a recuperare l’intera refurtiva di cui il giovanissimo tentava vanamente di disfarsi.
I due sono stati condotti presso il Comando Provinciale dove si è proceduto a ricostruire esattamente l’intera vicenda.

L’arrestato, al termine delle incombenze di rito, è stato accompagnato presso l’Istituto penale per minorenni su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria. Si indaga per risalire all’identità dei complici.

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