Massimo D’Alema: «È il PD in Sicilia che ha rotto il centrosinistra»

Massimo D'Alema

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Reggio Calabria. “E’ il Partito Democratico in Sicilia che ha rotto il centrosinistra con l’alleanza con Alfano, e noi ne abbiamo preso atto”. Lo ha detto Massimo D’Alema, che stasera è stato a Reggio Calabria per inaugurare la sede provinciale di Articolo 1 – Mdp. Il presidente della fondazione culturale Italiani Europei ha risposto alle domande dei cronisti sul caso Sicilia, dove si recherà domani.
“La vicenda siciliana – ha detto D’Alema – ha avuto uno sviluppo che non può essere ignorato. Orlando propose la candidatura del rettore dell’Università di Palermo, noi dicemmo che eravamo disposti a sostenerlo. Orlando disse “per un centrosinistra civico”, perfetto. Dopodiché invece di fare il centrosinistra, è intervenuto un accordo tra Renzi e Alfano per fare una coalizione con il Nuovo Centrodestra di Alfano. A quel punto abbiamo detto noi a queste condizioni non ci stiamo, perché non può essere questa la coalizione a cui aderiamo. Non siamo stati noi a rompere il centrosinistra, è stato l’accordo tra Renzi e Alfano. Quindi in quel momento è stato chiesto a Fava, non si è candidato, gli è stato chiesto, da parte non solo nostra ma delle forze della sinistra, di essere candidato, dal momento in cui il Pd aveva eliminato il centrosinistra facendo un accordo con un movimento che è nato e si chiamava “Nuovo centrodestra”, quindi è difficile fare il centrosinistra con il centrodestra, diventa un guazzabuglio, un ossimoro”.
“Questa – ha proseguito D’Alema – è stata la vicenda politica siciliana, penso che adesso Pisapia, forse non ha seguito tutti gli sviluppi di questa vicenda, avrà modo di approfondirli. Fava ha detto di non avere nulla in contrario a discutere con Micari, naturalmente per noi la condizione è che si torni al centrosinistra, ecco. Però lì c’è un accordo che com’è noto prevede che il vicepresidente sia un parlamentare europeo del gruppo di Alfano, quindi c’è già un ticket, c’è un accordo fatto con Alfano, quindi non c’è più il centrosinistra. Non vedo perché si debba dare a noi la responsabilità di avere rotto il centrosinistra che è stato rotto dal Partito Democratico, e tutti sanno che il Partito Democratico ha fatto questo accordo con Alfano al punto che i giornali hanno scritto, non so se sarà confermato ma temo di sì, che questo accordo prevede già un ticket con l’onorevole La Via indicato come vicepresidente. Purtroppo la vicenda si è già conclusa, mi sembra difficile poterla recuperare, a meno che il Partito Democratico non cambi strada”. Alla domanda se cambiare strada significhi l’esclusione di Ncd, D’Alema ha risposto: “con il ritorno al centrosinistra”.
“Nel Lazio – ha aggiunto Massimo D’Alema – noi siamo pronti a sostenere Zingaretti, il quale ha detto che non intende fare nessun accordo col centrodestra, in Lombardia noi siamo pronti a partecipare alle primarie per la scelta di un candidato del centrosinistra. Quindi – ha concluso D’Alema – noi non siamo pregiudizialmente ostili ad un centrosinistra anche con il Partito Democratico”.

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