Grazie agli introiti di Rcs, l’imprenditore piemontese sorpassa l’Amministratore Delegato di FCA.
Anche i manager hanno una loro personale classifica, basata sulla popolarità e la reputazione.
Il CEO di Reputation Manager ha dichiarato che “Analizzando le prime tre posizioni in classifica è evidente che è sempre una strategia vincente a costruire la propria identità digitale su valori forti e universalmente riconosciuti positivi come l’innovazione, la visione strategica disruptive, l’impegno nel business”. L’identità digitale non riguarda solo i personaggi ma anche i brand che rappresentano, va da sé che la comunicazione di un’azienda è molto importante, poiché capace di influenzare l’opinione del popolo della rete.
Reputation Manager è il principale istituto italiano ad analizzare e misurare la reputazione online di figure di rilievo pubblico e brand. Per i dati con cui stilare la classifica si tengono in considerazione quattro aree: l’immagine percepita dai suggest e dalle ricerche correlate, la presenza su enciclopedie (come Wikipedia), la presenza sul Web 1.0 (cioè news e menzioni) e sul 2.0 (più specificamente blog e social network).
Vediamo quindi chi sono i primi 10 manager a comparire in questa graduatoria.
10) Marco Tronchetti Provera (Pirelli)
Il Vice Presidente di Mediobanca e Amministratore Delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, lentamente guadagna posizioni all’interno di questa classifica. Sarà per via dell’assoluzione nell’ambito del caso Kroll, sarà perché il coinvolgimento di Pirelli come main sponsor del Team Emirates New Zealand durante l’America’s Cup 2017 è piaciuto, o per le nuove Pzero Velo ma poco a poco l’AD del Gruppo milanese sta guadagnando i suoi spazi verso la vetta della classifica.
9) Arnaud de Puyfontaine (Tim)
Arnaud de Puyfontaine è il CEO del gruppo francese Vivendi, dal 2 giugno è stato nominato Presidente di Telecom Italia.
Vivendi è una società francese che lavora nel campo dei media e della comunicazione che, tra le altre cose, detiene il 24, 9 % delle azioni Telecom e il 3,01% del capitale Mediaset.
Stando alle sue rivelazioni, le intenzioni sono quelle di rafforzare Tim nell’interesse degli azionisti.
Con Puyfontaine Telecom ha iniziato una joint venture con Canal +, ma solo ad agosto si riusciranno a vedere i primi risultati.
8) Philippe Donnet (Generali)
Donnet è diventato il CEO del Gruppo Generali il 17 marzo del 2016 e ha chiuso il primo semestre del 2017 con un utile netto di 1,2 miliardi di euro.
Alcuni rumors di stampa sostenevano che uno dei piani di Donnet fosse separare Generali da Medibanca, la replica del CEO è stata “Non commento gli articoli di stampa. Mi risulta che Generali, Mediobanca e Unicredit sono già aziende separate, quindi non vedo nessuna novità”.
7) John Elkann (FCA)
Buone notizie in casa ex Fiat, che chiude il secondo trimestre con un utile netto che arriva a 1,15 miliardi di euro, più del triplo in confronto allo stesso periodo del 2016. Per la FCA, a parità di periodo, è il miglior utile netto dal 2011. Ad approvare i conti è stato il consiglio di amministrazione, riunitosi a Londra, presieduto da John Elkann e dall’Amministratore Delegato Sergio Marchionne.
6) Diego della Valle (Tod’s)
Se ultimamente i rapporti con i tifosi della fiorentina sono un po’ tesi, Diego della Valle compensa la sua reputation con i mocassini personalizzabili Tod’s.
Lo storico marchio Made in Italy permette di personalizzare le scarpe in ogni sua parte. Scelta di materiali, colori, le cuciture, i laccetti e la mascherina, è possibile persino scegliere i gommini per il sotto della suola. Insomma, milioni di combinazioni da poter creare sul proprio tablet, ordinare e ricevere comodamente a casa.
5) Flavio Cattaneo (TIM)
Cattaneo ha appena lasciato TIM per via degli scontri sui piani banda ultralarga del governo. Era stato chiamato per rimettere ordine nei conti e ci è riuscito. L’addio è dovuto anche ai cattivi rapporti con la francese Vivendi, prima azionista di Tim.
4) Claudio Descalzi (Eni)
Descalzi si è recentemente recato in Libia per incontrare il Primo Ministro egiziano, Sherif Ismail.
Durante questo incontro l’AD di Eni ha mostrato le fasi che stanno marcando il veloce sviluppo del futuro progetto di un grande giacimento di Zohr, e l’effetto positivo che avrà nell’economia energetica nazionale.
3) Francesco Starace (Enel)
Starace ha suonato la closing bell al NYSE. Il 13 luglio ha così salutato la chiusura delle contrattazioni per il primo e-prix di New York nella storia del campionato di Formula E (Enel energia è Official Power Partner).
Anche in questa occasione ha confermato il suo percorso basato sulla promozione di strategie di crescita sostenibile.
2) Sergio Marchionne (FCA)
Marchionne va spedito con la sua strategia finanziaria, chiudendo il primo semestre con una crescita del 260% rispetto lo stesso periodo del 2016.
Ciononostante, Marchionne perde il primo posto per via del “dieselgate” e i contenuti negativi legati a questa vicenda.
1) Urbano Cairo (Cairo Communication – La7 – RCS
Cairo ha ricevuto diversi premi di riconoscimento che gli hanno permesso di occupare il primo posto della classifica.
È stato nominato Cavaliere del Lavoro e ha ricevuto il Premio Roma per l’imprenditoria. Agli utenti è piaciuto molto anche la scelta di portare Diego Bianchi e Gazebo a La7.