Montebello Jonico. Il Consigliere Macheda (L’Officina delle idee) chiede sospensione per tre incarichi direttivi avviati dal Comune

Montebello Jonico (Reggio Calabria). Con un’articolata missiva inviata al Sindaco Ugo Suraci, il consigliere comunale capogruppo de “L’Officina delle Idee”, Fabio Leandro Macheda ha chiesto formalmente «l’immediata sospensione delle procedure selettive per l’assegnazione di tre incarichi direttivi avviate dall’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi». Nella nota, inviata per conoscenza anche al Prefetto di Reggio Calabria e alla Procura Regionale della Corte dei Conti, il Consigliere Macheda evidenzia una serie di irregolarità nelle procedure selettive con cui l’Amministrazione intende assegnare, ex art. 110 comma 1 TUEL, a tempo determinato per la durata di un anno salvo proroga, i posti di Responsabile del settore V – Urbanistica e patrimonio, del settore IV – Lavori pubblici e manutenzione e del settore VI – Polizia Locale.
Nello specifico, l’esponente della minoranza consiliare contesta che: contrariamente al disposto dall’art. 6. Comma 7 del D.L. n. 78/2015, sulle deliberazioni con le quali viene avviata la procedura selettiva non si trova alcuna indicazione di merito riguardo alle modalità di copertura degli oneri derivanti da tali assunzioni; contrariamente al disposto dell’art. 110, comma 1, D.Lgs.n.267/2000, tra i requisiti di ammissione previsti dalla procedura selettiva non è stato incluso l’accertamento del possesso di comprovata esperienza pluriennale nelle materie oggetto dell’incarico, limitandosi, la procedura, a riconoscere unicamente punteggio aggiuntivo per l’eventuale esperienza maturata dai candidati; sempre negli stessi avvisi si fa erroneamente riferimento all’art. 69 dello Statuto Comunale e non all’art. 60 come, coerentemente col contenuto degli avvisi e del disposto dell’art. 110, comma 1, del D.lgs. n.267/2000, sarebbe dovuto essere; contrariamente alle previsioni dell’art. 29, comma 4 del “Regolamento Comunale degli uffici e dei servizi”, nelle deliberazioni di avvio della procedura selettiva, non si specifica motivazione alcuna riguardo all’adozione della procedura di assunzione con contratto di diritto privato.
E l’elenco non finisce qui, infatti il Consigliere Macheda si spinge oltre e, elencando tutta una serie di sentenze di vari TAR, segnala come, mentre negli avvisi relativi alle procedure di selezione si prevede che sia demandata al Sindaco l’individuazione finale dei soggetti a cui conferire gli incarichi, sia ormai orientamento giurisprudenziale consolidato riconoscere che le selezioni di cui all’art.110, comma 1, TUEL non possono essere caratterizzate da scelte “intuitu personae” ma, pur non avendo natura strettamente concorsuale, debbano essere ugualmente sottoposte ai principi di imparzialità, trasparenza e par condicio, ritenuti inderogabili anche nella fattispecie, in quanto derivanti da norme costituzionali.
«Per tali motivi – secondo Macheda – l’iter procedurale in questione deve essere immediatamente interrotto fino a sanatoria delle irregolarità rilevate. Diversamente operando – conclude il Consigliere – cioè procedendo con le selezioni e le relative assunzioni, si potrebbe incorrere in una procedura per l’accertamento di procurato danno erariale».

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