Spari contro abitazione, ferita 15enne. Squadra Mobile arresta un uomo per tentato omicidio e porto illegale di pistola

Spari idi pistola in via XXV Luglio: ferita di striscio una minorenne

Reggio Calabria. A conclusione di indagini coordinate dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho e dal suo aggiunto Gerardo Dominijanni, la Sezione “reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” diretta dal commissario capo Sandra Manfrè della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà, su direttiva del sostituto procuratore delegato, nel pomeriggio di ieri ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Domenico Cristiano di 44 anni, ritenuto presunto responsabile dei reati di tentato omicidio pluriaggravato e porto illegale di arma in luogo pubblico in danno del nucleo familiare della ex compagna.
Gli uomini della Polizia di Stato hanno fatto luce su una grave storia caratterizzata da reiterate condotte persecutorie che sarebbero state poste in essere dal Cristiano, per diverso tempo, ai danni della ex compagna che hanno visto il culmine in un tentato omicidio commesso mediante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del portone dell’abitazione nella quale la stessa viveva assieme alle due figlie.
Le indagini sono scaturite a seguito dell’ennesimo episodio che sarebbe stato posto in essere dal Cristiano, il quale, nonostante all’epoca dei fatti si trovasse ristretto in regime degli arresti domiciliari, sempre per condotte lesive ai danni della ex compagna, una sera di fine estate (il 5 settembre 2016 clicca qui per leggere l’articolo) si era recato all’esterno della abitazione della donna per esplodere, in direzione della porta d’ingresso, numerosi colpi di arma da fuoco (alla fine la scientifica ne contò nove) che, penetrando all’interno dell’appartamento, colpivano ad un fianco una delle due figlie di soli 15 anni seduta, insieme alla sorella, sul divano a guardare la televisione.
L’attività investigativa ha permesso di accertare che l’uomo, dopo essersi allontanato dalla propria abitazione, ancorché sottoposto agli arresti domiciliari (reato per cui venne arrestato il giorno dopo – clicca qui per leggere l’articolo), a bordo di uno scooter, si sarebbe recato fuori dalla casa familiare della ex compagna dove avrebbe esploso numerosi colpi di pistola, ponendo così in essere atti diretti a cagionare la morte delle persone abitualmente residenti nella suddetta abitazione.
La premeditazione dell’evento delittuoso è stata potata alla luce da diverse circostanze, in quanto gli investigatori hanno provato che l’indagato si sarebbe procurato un’arma comune da sparo con relativo munizionamento, avrebbe preliminarmente studiato il tragitto da compiere per non essere immortalato dai sistemi di videosorveglianza agendo nelle ore serali certo della presenza delle vittime all’interno dell’abitazione.
Di particolare utilità si sono, tuttavia, rilevate le immagini acquisite lungo la strada che Cristiano avrebbe percorso fino a giungere presso l’abitazione della ex compagna dove avrebbe posto in essere la grave azione delittuosa.
L’analisi delle immagini compiuta dagli investigatori della Polizia di Stato ha consentito di accertare che l’autore del delitto, al fine di non farsi riconoscere, aveva coperto il suo volto con una busta di plastica.
Concordando con le risultanze investigative acquisite dalla Squadra Mobile nel corso delle  articolate indagini, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha avanzato richiesta di misura cautelare in carcere che il gip ha accolto. L’uomo ieri pomeriggio è stato arrestato dalla Polizia di Stato e condotto presso la casa circondariale di Arghillà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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