Medici Asp di Reggio Calabria non inquadrati. Dieni (M5S) chiede l’intervento del ministro Lorenzin

Asp Reggio Calabria

Asp Reggio Calabria

Roma. «Il ministero della Salute intervenga per mettere fine all’abuso che l’Asp di Reggio Calabria sta perpetrando ai danni dei medici convenzionati dichiarati idonei all’impiego». È la richiesta, avanzata per mezzo di una interrogazione parlamentare, della deputata del M5S Federica Dieni al ministro Beatrice Lorenzin. Il caso è quello che riguarda tutti quei medici che, pur avendo maturato il diritto all’inquadramento, non sono ancora stati inseriti nell’organico dell’Azienda, con tutto quel che comporta in termini di aggravio di spesa.
«Le Regioni, in base al decreto legislativo 502 – ricorda la parlamentare nella sua interrogazione –, sono autorizzate a individuare aree di attività della guardia medica e della medicina dei servizi per l’instaurazione di un rapporto d’impiego finalizzato al miglioramento dei servizi. I medici in questione, che al 31 dicembre 1992 risultavano titolari di incarico a tempo indeterminato da almeno cinque anni, potevano essere inquadrati, a domanda, dietro giudizio di idoneità, nel primo livello dirigenziale del ruolo medico in soprannumero. Dopo altre norme attuative, la Regione Calabria ha individuato le aree in relazione alle quali poteva determinarsi l’avvio di un rapporto d’impiego. Si è quindi proceduto con l’espletamento dei giudizi di idoneità, all’esito dei quali alcuni medici sono stati inseriti nell’apposita graduatoria (decreto n. 17301 del novembre 2005) del dipartimento della Tutela della Salute della Regione Calabria».
«Dopo un accordo sindacale che risale al marzo 2008 – aggiunge Dieni –, ratificato da una delibera della stessa Asp (la 248), l’Azienda sanitaria si impegnava a stabilizzare nel corso del biennio successivo tutti i medici convenzionati dichiarati idonei, determinando per questa via un risparmio di spesa rispetto al mantenimento del pregresso regime di convenzione. In seguito al giudizio di idoneità e all’impegno assunto dall’Asp, i medici hanno quindi maturato un diritto all’inquadramento, tra l’altro riconosciuto, per quattro di loro, con una sentenza della sezione Lavoro del Tribunale di Reggio Calabria. L’Azienda, tuttavia, non solo non ha proceduto all’inquadramento di tutto il personale autonomo, ma non ha completato neppure quello dei quattro medici ricorrenti, perfino dopo una formale dichiarazione di accettazione proposta dall’ufficio Gestione risorse umane della stessa Asp, costringendoli a ricorrere ulteriormente per l’esecuzione della sentenza». «Noi crediamo – conclude la deputata 5 stelle – che quello dei vertici dell’Asp di Reggio sia un comportamento inaccettabile oltre che incomprensibile. Pertanto, chiediamo al ministro Lorenzin di intervenire al fine di garantire il rispetto delle norme in tutte le aziende sanitarie pubbliche e, in special modo, in quella di Reggio Calabria».

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