Reggio Calabria. L’inchiesta “Metauros” svela, per la prima volta, il condizionamento della cosca Piromalli nella costruzione e gestione dell’unico termovalorizzatore presente in Calabria, ubicato a Gioia Tauro, in area prospiciente al porto, attraverso un consolidato sistema di sottoposizione ad attività estorsive delle società che nel tempo hanno gestito la struttura di trasformazione dei rifiuti. Ad analoga attività estorsiva era sottoposta la “I.A.M.” (Iniziative Ambientali Meridionali SPA) con sede a Gioia Tauro, operante nel settore della depurazione delle acque.
Morte Mihajlovic, presidente Fontana: «Guerriero di vita che ha vestito anche colori Inter e Milan
Milano - "Tristezza e amarezza per la scomparsa di un guerriero dello sport e della vita". Così il presidente della...
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