Riace. MSI-Fiamma Tricolore Calabria: “Scellerata corsa alla solidarietà al sindaco Lucano”

Mimmo Lucano

Mimmo Lucano

Catanzaro. La Segreteria Regionale del MSI-Fiamma Tricolore ritiene, oggi più che mai davanti alle tante situazioni che vengono a presentarsi quotidianamente, che occorre sempre tenere alta l’attenzione sull’Affare Immigrazione, causa ed effetto di tanti problemi e del sorgere di grossi appetiti economici negli ambienti della malapolitica ed in quelli malavitosi (spesso non distinti tra loro). Sembra veramente provocata da un sorta di “incontinenza collettiva” la scellerata corsa alla solidarietà al sindaco di Riace. Un voler affermare, prima che gli accertamenti dei magistrati facciano chiarezza sui fatti, che l’innocenza di Lucano non sia dovuta alla sua “estraneità ai fatti” ma sia da dichiarare “perché il fatto non costituisce reato”.
Per costoro non è assolutamente possibile che si persegua penalmente chi ha creato un modello di accoglienza sull’immigrazione, pur se in questo modello fossero stati inseriti “gravi e chiarissimi” arbitri ed elementi di reato. “Chi se ne frega” (attenti qui però a non sconfinare nelle ipotesi verbali previste nella “Legge Fiano”) se amici, compagni, parenti e “fidanzate” del sindaco e degli altri componenti della sua amministrazione avrebbero creato associazioni che gestiscono il business; sarebbero stati assisi ai vertici delle stesse; sarebbero stati assunti come loro dipendenti; gestirebbero tutti i servizi resi agli immigrati; gli fitterebbero case a canoni che definire esosi sarebbe un eufemismo; prenderebbero i soldi dell’accoglienza rilasciando agli immigrati solo dei “preziosi” Bonus Sociali e Pocket Money da spendere in paese (magari solo nei negozi degli appartenenti alle categorie sopra enunciate); se almeno un terzo degli immigrati per i quali si ricevono i contributi non ne avrebbero più diritto da anni e se le presenze degli stessi immigrati verrebbero attestate in modo palesemente irregolare.
“Mimmo il Curdo” è innocente perché lo sfruttamento dell’immigrazione e degli immigrati non è ormai più da tempo, e per consolidato e diffuso uso in Italia, un reato! E poi “Mimmo il Curdo” non può essere colpevole perché sul suo conto corrente “ufficiale” ha solo poche centinaia di euro – ma, solo per ipotesi in attesa dell’esito delle indagini, mai sentito parlare di conti coperti o di paradisi fiscali all’estero? – ed, infine, “Mimmo il Curdo” è innocente perché così affermano convintamente, in una escalation di pericolose “excusatio non petitae”, tanti personaggi della politica e della “cultura” di sinistra e radical-chic, fino alla, sinceramente inopportuna, “scorta” fatta dal Presidente della Commissione antimafia regionale a “Mimmo il Curdo” fino all’ingresso della Caserma dove doveva essere interrogato dagli inquirenti.
Per noi, e pensiamo per la gran parte dei Calabresi e degli Italiani, il sindaco Lucano è innocente, come lo sarebbero tutti i Cittadini italiani (salvo siano rei confessi) fino a sentenza contraria, ma soprattutto riteniamo, come Cittadini Italiani, che la Magistratura e le Forze dell’Ordine debbano essere lasciate libere di indagare senza che nessuno tenti di influenzarne l’operato anzi collaborando pienamente, Cittadini ed Istituzioni, affinché la verità venga a galla e sia fatta piena ed equa Giustizia. Altrimenti a goderne, oltre agli eventuali colpevoli di un qualsiasi reato non adeguatamente perseguito, saranno solo le forze dell’antistato, purtroppo già pesantemente ed invasivamente presenti nel nostro territorio nonché attivamente impegnate nello schifoso traffico di carne umana che è ormai diventato l’Affare-Immigrazione.

Segreteria Regionale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore

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