Reggio Calabria. Il colonnello della Guardia di Finanza Gaetano Scillia, da oltre tre anni alla guida del Centro operativo di Reggio Calabria della Direzione investigativa antimafia, domani lascerà il servizio attivo per sopraggiunti limiti di età, dopo più di 40 anni di servizio, di cui 32 prestati ininterrottamente al comando di reparti ed uffici ad elevata proiezione operativa.
Dopo la frequenza dei corsi regolari di formazione presso l’Accademia della Guardia di Finanza, il colonnello Scillia ha prestato servizio in diverse regioni d’Italia, tra cui la Lombardia, Piemonte, Sicilia e Calabria, ricoprendo incarichi con crescenti responsabilità ed impegno, sino ad assumere quelli di Comandante del II Gruppo di Palermo e di Comandante provinciale di Catanzaro, in cui ha raggiunto elevati risultati.
A partire dalla fine del 1999 è transitato nella Direzione investigativa antimafia, con incarico di capo settore in materia di indagini preventive presso il Centro operativo di Reggio Calabria, per poi assumere, negli anni successivi, la titolarità della Sezione operativa di Messina e del Centro operativo di Caltanissetta, ottenendo anche in queste sedi riconoscimenti ed apprezzamenti delle locali autorità giudiziarie e prefettizie per i brillanti risultati sia nel campo delle indagini preventive che giudiziarie.
Dal giugno 2014 ha assunto l’incarico di capo centro di Reggio Calabria, nella cui sede, oltre a confermare il proprio impegno nella lotta nei confronti della criminalità organizzata, ha garantito l’elevato rendimento dell’ufficio reggino della Dia, nelle molteplici e delicate attività di competenza.
Su tutte le note operazioni Breakfast e Gambling, nonché i notevoli risultati raggiunti nel campo delle misure di prevenzione, che per soli 10 mesi dell’anno in corso hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 182 milioni di euro, tra sequestri e confische di beni, sottratti alla criminalità organizzata.
Tale dato s’inserisce armonicamente nel novero dei risultati raggiunti dal Centro operativo nel triennio sotto la direzione del colonnello Scillia, che ha sottratto alla ‘ndrangheta beni per oltre un miliardo e 250 mila euro. Risultati che hanno riscosso l’apprezzamento delle autorità giudiziarie e di pubblica sicurezza.