Il no della Polizia alla violenza di genere. Due arresti della Squadra Mobile e delle Volanti per maltrattamenti in famiglia

Reggio Calabria. Due sono gli arresti compiuti dalla Polizia di Stato nei confronti di due uomini che si sono resi responsabili di maltrattamenti in famiglia. L’attività condotta sottolinea la massima attenzione che viene rivolta dalla Polizia di Stato nel contrasto alla violenza di genere. Difatti, oltre all’attività di repressione, in questi giorni si sta conducendo un’importante campagna di tipo informativo e preventivo. Il Camper della Polizia di Stato è infatti presente ogni venerdì in piazza San Giorgio al Corso con un’equipe specializzata e multidisciplinare che è a disposizione di chi vuole informarsi sul fenomeno e, soprattutto di chi, come la giovane donna maltrattata, trova il coraggio di chiedere aiuto alle Forze dell’Ordine. Contestualmente sono in corso incontri, nelle scuole del capoluogo e della provincia, al fine di fornire tutti i chiarimenti in merito ad una tematica di forte attualità. “Andare nelle scuole a parlare di violenza di genere e di stalking è un dovere al quale non ci si può sottrarre. Un investimento per il futuro che attende i nostri ragazzi, per consentire loro di farsi promotori con ottimismo ed entusiasmo di quel cambiamento di tipo culturale necessario alla nostra società e fondato sulla legalità, il rispetto reciproco e la fiducia nelle istituzioni“. Queste sono le parole del Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi.

Nel dettaglio, personale della Sezione “Reati contro la persona, in danno di minori e sessuali” della locale Squadra Mobile, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Antonino Giordano classe 1973, ritenuto responsabile dei reati di stalking e lesioni aggravate in danno dell’ex compagna di origine ucraina. Il provvedimento si è reso necessario alla luce delle reiterate condotte vessatorie protratte per diverso tempo culminate in un gravissimo episodio avvenuto a fine settembre quando Giordano ha investito l’ex convivente a bordo di un mezzo mentre costei si trovava a transitare sulla pubblica via, procurandole delle lesioni. Le reiterate condotte di molestia e minaccia perpetrate dal Giordano ai danni della giovane ragazza sono state spesso accompagnate da numerosi appostamenti sotto casa e all’ingresso della palestra, dove la stessa si recava quotidianamente. Tali condotte avevano cambiato le abitudini di vita della donna, la quale mutava ripetutamente tragitto, barricandosi in casa e privandosi della possibilità di tenere il suo bambino in braccio quando transitava per la pubblica via, proprio nella paura che le condotte del Giordano potessero arrecare qualsivoglia pregiudizio al figlioletto di soli 3 anni. Sulla scorta degli elementi acquisiti dagli investigatori della Polizia di Stato, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. la misura cautelare della custodia in carcere eseguita il 25 ottobre scorso mediante traduzione dello stesso presso la Casa Circondariale di Arghillà.

Inoltre, il personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Reggio Calabria ha arrestato un 39enne reggino per il reato di maltrattamenti in famiglia. Gli agenti della Polizia di Stato in servizio di controllo del territorio, organizzato e predisposto dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, per garantire un immediato intervento in risposta alle richieste della cittadinanza, sono stati inviati in contrada Ligoni di questo centro dalla Sala Operativa della Questura. La richiedente, una donna georgiana riferiva di subire maltrattamenti dal compagno che proprio in quel momento la stava minacciando con un coltello alla presenza della loro figlioletta di 3 anni. I 2 equipaggi delle Volanti sono entrati nell’abitazione della vittima e, dopo aver affidato la minore al nonno paterno presente in casa, hanno immobilizzato l’uomo che, in evidente alterazione alcolica, minacciava la compagna. Immediato è stato l’intervento del personale della Polizia di Stato in soccorso alla vittima la quale, rassicurata per la propria incolumità e per quella della giovane figlia, ha denunciato il compagno per le minacce subite e per altri pregressi atti di violenza domestica. L’uomo è risultato essere già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione della compagna e della figlia nonché ai luoghi di lavoro della donna. Sarebbe stata la stessa donna, da circa un mese, ad aver consentito al compagno di frequentare nuovamente la loro casa, nella speranza di poter rinnovare la loro convivenza insieme allo loro figlioletta. L’uomo, dopo qualche giorno di apparente serenità familiare ha ripreso nuovamente atteggiamenti violenti, spesso estremizzati dall’assunzione di alcol, sfociati la notte scorsa nell’ennesima aggressione.

Exit mobile version