Gioia Tauro (Reggio Calabria). Stamattina personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, diretto dal primo dirigente Diego Trotta, ha eseguito nei confronti di Francesco Trunfio, 26 anni di Gioia Tauro, l’ordinanza su richiesta di applicazione di misura di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Palmi. Trunfio, al termine di accurate indagini è stato ritenuto presunto responsabile del reato di tentato omicidio commesso ai danni di un 24enne di Gioia Tauro.
Le indagini sono state avviate dal Commissariato di Polizia dopo che la vittima si è presentata presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Gioia Tauro, con una ferita al torace causata da arma da taglio. L’uomo ha dichiarato di aver subito una rapina ed essere stato successivamente ferito una volta opposto il rifiuto di consegnare il denaro. Tuttavia gli accertamenti investigativi compiuti dal personale operante hanno presentato delle incongruenze rispetto a quanto denunciato. Pertanto con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi sono state avviate una serie di attività investigative sul territorio volte ad ottenere elementi probatori finalizzati ad individuare movente ed esecutore del tentato omicidio.
In virtù di tali azioni investigative, si è riusciti a ricostruire il corso reale degli eventi, individuando in Francesco Trunfio, oggi colpito dal provvedimento cautelare, colui che aveva attentato alla vita del 24enne. Il motivo del contendere, tra i due, sarebbe da ricercare in un litigio per futili motivi, avvenuto a luglio 2016, presso un locale di Palmi. Il giorno successivo tra i due si sarebbe accesa una violenta discussione poi degenerata nel tentato omicidio. Conferma su quanto accaduto è stata data anche da mirati servizi d’intercettazione ambientale, condotti dal personale del Commissariato di Gioia Tauro presso l’ospedale dove è stata ricoverata la vittima. In un dialogo con la madre, difatti, le ha confidato di aver dichiarato il falso alle forze dell’ordine. All’esito delle attività d’indagine condotte è stata richiesta all’autorità giudiziaria l’emissione di ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Francesco Trunfio.
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