Processo per violenza domestica. NUDM RC: “Noi ci siamo!”

Reggio Calabria. Ieri, 14 novembre, presso il tribunale di Reggio Calabria sezione penale, a porte aperte, si è svolta una delle tante cause di violenza di genere. Una giovane donna, dopo aver vissuto assieme ai figli un lungo periodo di vessazioni perpetrate dal marito, ha potuto finalmente raccontare il suo dolore, parlando delle percosse e delle umiliazioni subite nel corso del tempo. Una lunga narrazione, la sua, un triste e terribile sciorinare episodi di violenza fisica e verbale ed altri eventi, in un’aula di tribunale intrisa di tensione ed ansia, in cui noi eravamo presenti per sostenerla e supportarla come abbiamo sempre fatto in tante occasioni in cui delle donne si sono trovate ad affrontare processi per violenza domestica e/o stupri.
Una sola grande donna che parlava rispondendo alle domande del PM prima e della difesa del denunciato poi, alternando un tono di voce sommesso ad un tono perentorio che più volte ha dimostrato determinazione, decisione e lucidità mentale ma anche un urlo di dolore nei confronti di una società fin troppo silente. La difesa con fare incalzante in più di un’occasione ha provato a confonderla mettendo in dubbio le sue dichiarazioni mentre alcuni parenti dell’imputato, in aula, mostravano atteggiamenti irrispettosi verso la donna e perfino verso la Corte. Una deposizione difficile durata un paio di ore, si spera anche l’ultima, perché denunciare un marito violento non è impresa semplice soprattutto quando, come spesso ci siamo abituate a vedere, nelle aule di tribunale, la donna si ritrova ad essere additata come se fosse essa stessa colpevole e spesso trasformata da offesa in imputata.

Non Una Di Meno RC

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