Il senatore Bilardi contro Oliverio: “Questa Giunta Regionale oggi ha conseguito solo clamorosi fallimenti”

Roma. “E’ pressoché superfluo continuare a discutere dei fallimenti della Giunta regionale della Calabria, con in testa il suo Presidente, senza provare ad immaginare le imminenti ‘convulsioni’ che interesseranno, da qui alle prossime elezioni politiche, il centrosinistra in Calabria”. Lo afferma in una dichiarazione il senatore Giovanni Bilardi. “Non è affatto peregrino in vista della competizione elettorale, vedere all’opera in Consiglio Regionale una nuova e forse corposa forza politica di sinistra, già nata in parlamento, che probabilmente riverbererà i suoi effetti anche sui futuri assetti di potere della Giunta regionale. Fuori i tecnici? Dentro gli eletti?”.
“Il quadro politico regionale, dal momento dell’insediamento di Oliverio ad oggi, è profondamente cambiato, con una rimappatura delle stesse forze politiche che lo hanno portato alla guida della Regione. Da un lato – sostiene Giovanni Bilardi – abbiamo assistito ad una crisi della politica nei termini che anche in queste ore appaiono drammaticamente evidenti: la frantumazione della forza politica principale, il Pd, di cui Oliverio è tra gli esponenti di primissimo piano, dall’altro, l’inizio di quella che appare come una vera e propria fase costituente, una nuova “ dimensione della politica “ totalmente sovrapponibile al Super Presidente, una sorta di ‘pensiero unico’ senza alternative”. “Non può non colpire chi come noi opera in una dimensione più ampia , ma anche dal vivere quotidianamente sui territori, il fatto che questa Giunta Regionale ad oggi abbia effettivamente conseguito solo clamorosi fallimenti”.
“Fallimenti imputabili a questo Presidente, figli di pratiche e dinamiche di antica memoria che nel loro dispiegarsi denunciano essi stessi natura predatoria e agire egemonico”. “Inconcludenza, attendismo, immobilismo e mancata visione unitaria dei gravi problemi che ancora insistono sulla nostra regione – afferma il sen. Bilardi – troppo spesso hanno provocato denunce e dure prese di posizioni anche dal mondo sociale e produttivo ( Organizzazioni Sindacali e Organizzazioni Datoriali )”. “La condizione politico-amministrativa che sta vivendo la Calabria è, dunque, senza precedenti, e per far comprendere che qui non si stia esagerando, rivolgo un invito a riflettere sull’agire quotidiano all’interno di alcuni Dipartimenti che dovrebbero essere il cuore pulsante della Giunta Regionale: roboanti annunci tendenti a rivitalizzare alcuni settori nevralgici della Calabria, emanazione di bandi, avvisi di selezione e manifestazioni d’interesse puntualmente revocati e/o ripubblicati, insomma “ bizzarrie “ che poco o niente producono per i calabresi, se non qualche piccola elemosina per i più prebendati. Ma intanto il Super Presidente, il ‘pensiero unico’ e il ‘non vi sono alternative’, hanno condizionato negativamente la situazione fino a farla diventare una sorta di spada di Damocle pronta ad abbattersi, come un uragano di maggio, su eletti e classe dirigente che a questo Presidente hanno dato e danno forza e sostegno”.
“Ed ancora, clamorose provocazioni (mi incatenerò davanti a palazzo Chigi!) rivolte al governo nazionale, della cui maggioranza egli è uno dei più importanti esponenti di questa martoriata e vilipesa regione”. Sarà proprio l’uragano di maggio, prevedo, che imporrà il ritorno all’esercizio della responsabilità pubblica superando le vecchie, e ancora presenti, degenerazioni in questo caso di governo monocolore a guida PD che la Calabria che i calabresi stanno sopportando con indicibili sacrifici”. Più che mettere in opera teatralità, Oliverio ed il Pd pensino piuttosto al recupero del ruolo proprio della politica rompano quel circolo vizioso e infruttuoso costruito attorno a politiche inconcludenti e fine a se stesse”.
“Recuperi, Presidente Oliverio, rilevanza e autorevolezza. Ritorni, Presidente, ad essere percepito interlocutore serio e credibile per le Istituzioni. Solo così facendo non avrà bisogno di catene, e soprattutto, eviterà di rendere buffa la Calabria tutta”. Ci dica Presidente la sua idea di Sanità in Calabria, ad oggi non pervenuta, ammesso che lei ne abbia una. Senta il Suo Staff e lo faccia sapere ai calabresi”.“Ci dica, Presidente, la sua idea sul mercato del lavoro in Calabria, anch’essa non pervenuta. Senta il suo Staff e lo faccia sapere ai giovani e ai disoccupati, a chi ha perso il lavoro e a chi non ha più sostegno. Senta il suo Staff e lo faccia sapere ai calabresi”.
“La informo Presidente Oliverio che dopo tre anni di governo, i calabresi attendono di sapere come Lei pensa di dare una svolta alla Calabria. Vale a dire l’idea che Ella ha sullo sviluppo economico dei territori, sulla difesa delle coste, sul dissesto idro-geologico, sull’agricoltura, sull’ambiente. Insomma Presidente qual è la sua idea, il suo progetto di sviluppo della Calabria. Senta il suo Staff e lo faccia sapere ai calabresi”. E, in attesa di sentire il suo staff, anche in considerazione del fatto che la legislatura volge al termine, individui sig. Presidente due materie di particolare interesse per i cittadini, magari a partire dalla sanità calabrese, e le assicuro che per senso di responsabilità politica e istituzionale, e perché i problemi dei calabresi non hanno colore politico riceverà incondizionato appoggio”. Per riuscirci però – conclude il sen. Giovanni Bilardi – bisogna scartare molto fin qui fatto e pensare a nuovi cammini. Insomma, la cooperazione politica oltre gli interessi partitici per la risoluzione dei problemi. Questa, e non altre, è la forma più apprezzabile e nobile degli attori politici ai quali i cittadini si affidano per essere governati”.

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