Catania. La Polizia di Stato ha arrestato Stefano Siracusa, di 33 anni, per tentato furto aggravato. Nella mattinata di ieri, alle ore 9.00 circa, su segnalazione della Sala Operativa, personale della Squadra Mobile, Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, unitamente a una pattuglia del Commissariato di P.S. “Centrale”, è intervenuto nel centro cittadino, per dare ausilio a un agente di Polizia che , in borghese, aveva bloccato un uomo, presunto responsabile di tentato furto su autovettura.
Giunti sul posto e presi contatti con la vittima, il personale della Polizia ha sottoposto l’indiziato ad una accurata perquisizione personale all’esito della quale è stato rinvenuto, all’interno della tasca del giubbotto, un disturbatore di radiofrequenze, del tutto simile a quelli utilizzati per inibire la chiusura centralizzata delle autovetture.
Al fine di ricostruire l’esatta dinamica degli eventi, il personale della Squadra Mobile ha acquisito le immagini di alcune telecamere presenti sul luogo del fatto ed ha accertato, effettivamente, che l’indiziato, con l’utilizzo del disturbatore di frequenza, aveva impedito la chiusura dell’autovettura, per poi introdursi con facilità all’interno. L’uomo, tuttavia, non ha portato a termine il suo intento criminoso, a causa del sopraggiungere improvviso della vittima. Nel prosieguo dell’attività d’indagine, è stata eseguita anche una perquisizione presso l’abitazione di Siracusa, all’esito della quale sono stati rinvenuti e sequestrati diversi oggetti di probabile provenienza furtiva, tra cui numerosi mazzi di chiavi di appartamenti, sottratti verosimilmente ad altre malcapitate vittime.
Alla luce di tutti gli elementi acquisiti, dunque, il personale della Squadra Mobile ha ricostruito che l’indiziato, seguendo una pratica altamente collaudata, si sarebbe introdotto all’interno della vettura con il preciso intento di impossessarsi delle chiavi di casa della vittima per poi, in una fase successiva, commettere il furto in appartamento. Espletate la formalità di rito, Siracusa è stato tratto in arresto e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, posto agli arresti domiciliari.
Considerato, che i furti sulle autovetture risultano spesso collegati ai successivi furti in appartamento, si raccomanda di non lasciare, all’interno delle proprie autovetture, incustodite, chiavi di casa e documenti personali, dai quali sia possibile risalire all’indirizzo dell’abitazione. Inoltre, in tutti i casi in cui l’autovettura sia lasciata in sosta, controllare manualmente che le portiere dell’automobile siano effettivamente chiuse, in quanto esistono apparecchiature che consentono di intercettare le frequenze dei telecomandi e bloccare la chiusura automatica delle portiere.