Reggio Calabria. Con riferimento alle nuove disposizioni in materia di stabilizzazione dei precari secondo quanto disposto dal D. Lgs. 75/2017 ed alla recente circolare del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione n. 3 del 23/11/2017 avente per oggetto “indirizzi operativi in materia di valorizzazione dell’esperienza professionale del personale con contratto di lavorio flessibile e superamento del precariato”, la Federazione CISL Medici sollecita le Aziende Ospedaliere e Sanitarie a dare immediata attuazione al processo di stabilizzazione del personale precario, chiede che, riconoscendone le peculiarità dell’impegno professionale, per tutto il personale sanitario della dirigenza e non, anche alla luce dell’art. 1 comma 813 della Legge 205 del 23 dicembre 2017 ad integrazione/correzione del comma 11 dell’art. 20 del D. Lgs. 75/2017, si faccia ricorso, in quanto “consentito”, alle procedure di cui all’art. 20 del D. Lgs. 75/2017, trattandosi di “personale direttamente adibito allo svolgimento delle attività che rispondono all’esigenza, prescritta dalla norma, di assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari” come peraltro sottolinea la stessa circolare ministeriale; segnala che, l’art. 1 c. 813 della Legge n. 205 del 237 dicembre 2017 ha modificato ed integrato l’art. 20, c. 11 del D. Lgs, 75/2017 sostituendo le parole “tecnico-professionale e infermieristico del Servizio sanitario nazionale” con le parole “dirigenziale e non, di cui al comma 10” e ne sollecita una immediata attuazione, essendo venute definitivamente a cadere eventuali riserve, qualora ce ne fossero state, sulla applicabilità delle disposizioni in materia di stabilizzazione dei precari di cui all’art. 20 del D. Lgs. 75/2017 anche alla dirigenza medica e sanitaria del SSN.
La Federazione CISL Medici ritiene inoltre che, alla luce della nuove disposizioni, le Aziende e la Regione dovrebbero dare indicazioni in tal senso per garantire in tutti gli ambiti omogeneità interpretative e comportamentali, dovranno dare piena ed integrale attuazione a quanto previsto da tale specifica normativa prima di dare luogo a qualsiasi altra nuova procedura selettiva.
Ciò anche in quanto, stanti gli obblighi di economicità, efficienza ed imparzialità gravante sull’amministrazione pubblica a fronte delle nuove disposizioni, i costi derivanti dalla indizione di nuove procedure selettive, risulterebbero ingiustificati, risultando prioritario il precorso delineato dalla recente normativa.
Pasquale Romeo
Segretario Generale Provinciale Federazione CISL Medici