Reggio Calabria. Immigrazione, contrasto alle mafie e al terrorismo, voto e politica. Sono questi i punti salienti del discorso del ministro dell’Interno Marco Minniti, intervenuto oggi alla scuola allievi Carabinieri di Reggio Calabria alla cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario.
Diritto di chi è accolto? «L’Italia non intende rinunciare e non rinuncerà mai»
«Conciliare il diritto di chi è accolto con il diritto di chi accoglie». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel corso del suo intervento alla cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario a Reggio Calabria. «Noi in questo anno – ha detto Minniti – abbiamo affrontato gradi questioni nella vita del nostro Paese, questioni che poi vanno anche molto oltre i confini dell’Italia. Il 2017 è stato un anno particolarmente impegnativo, avevamo due grandi questioni. La prima era di affrontare il grande tema dei flussi migratori. L’assillo che ci ha guidato in questi 13 mesi è stato di affrontare questo tema che ha un impatto straordinario nella vita delle persone, nella vita di coloro che vengono accolti, e nella vita di coloro che accolgono. Questo – ha sottolineato il ministro dell’Interno – è il punto più delicato e cruciale, lavorare per tenere insieme due diritti fondamentali, il diritto di chi è accolto, diritto a cui l’Italia non intende rinunciare e non rinuncerà mai, e contemporaneamente tuttavia non dimenticare né fare diventare un elemento di subordine il diritto di chi sta accogliendo. Il punto fondamentale è fare incontrare questi due diritti. In una democrazia – ha aggiunto Minniti – è fondamentale che coloro che governano siano in grado di dare dimostrazione di ascoltare entrambi i diritti. Se questo è il punto, conciliare il diritto di chi è accolto con il diritto di chi accoglie, è evidente che noi dobbiamo fare un altro passo, è quello che abbiamo tentato di fare, cioè cancellare la parola emergenza dalla questione relativa ai flussi migratori».
Società più sicura deve rinunciare a principi di libertà? «Cattivi maestri»
«C’è chi dice che nei tempi moderni non è possibile tenere insieme sicurezza e libertà, se una società vuole essere più sicura deve rinunciare a principi di libertà, coloro che fanno questi ragionamenti sono dei cattivi maestri». «La forza di una democrazia – ha aggiunto Minniti – è reagire alle sfide del terrorismo con gli strumenti della democrazia».
La ‘ndrangheta vota e fa votare, appello alla politica
«Abbiamo una sfida molto importante, i cittadini sono chiamati ad un percorso elettorale, e noi sappiamo perfettamente che le mafie, la ‘ndrangheta, votano e fanno votare. E’ importante che in questo percorso di avvicinamento al voto il segnale sia netto di rottura, si dica no, non vogliamo quei voti, non li chiediamo. La politica metta in campo una propria iniziativa, non può limitarsi su questo terreno a seguire quello che la magistratura ha già fatto».
Fabio Papalia
Il videoclip: L’Italia non rinuncerà al diritto di chi è accolto
In basso il discorso integrale