Reggio Calabria. “Serve una presa di coscienza collettiva. Occorre che tutti ci si impegni a rispettare e a far rispettare i bambini nei loro diritti fondamentali. Al di là dei risvolti legislativi e giuridici, bisogna costruire una cultura della percezione dell’infanzia perché così non si può andare avanti”.
Sono le parole del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale in merito all’arresto, eseguito dalla Polizia di Cosenza, di un uomo “ritenuto responsabile di aver ingiuriato, schiaffeggiato, maltrattato sistematicamente la propria compagna 15enne e che neppure aveva registrato all’anagrafe la figlia neonata, con l’obiettivo di ricattare la ragazzina”.
“Come può accadere – conclude Marziale – che una quindicenne sia compagna e martire di un violento senza che la società si ribelli? Abbiamo delle colpe giganti quanto una montagna”.
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