Ex lavoratori in deroga. Antonio Pappaterra (IDM Scalea): «Il Consiglio Regionale della Calabria batte un colpo»

Scalea (Cosenza). La condizione degli ex lavoratori regionali in deroga viene posta nuovamente sotto i riflettori dal rappresentante di “Italia del Meridione” (Idm Scalea) Antonio Pappaterra, che in una lettera aperta si rivolge al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio: «Dopo la querelle che abbiamo lanciato in questi giorni sul futuro degli ex lavoratori in deroga, finalmente una voce arriva dalle vallate oscure del Consiglio Regionale della Calabria. Il presidente Oliverio ieri, nella massima assise, si è pronunciato sulla questione posta dal consigliere Franco Sergio e sulla mozione del nostro leader regionale, Orlandino Greco.
Il presidente, rispondendo anche al consigliere Gianluca Gallo e il consigliere Fausto Orsomarso delle opposizioni, ha dettato una sorta di road map amministrativa gestionale per dare sollievo ai circa 3850 tirocinanti della Regione Calabria, annunciando anche l’allargamento della misura, trattata con i sindacati, anche ai percettori delle politiche attive che non hanno partecipato al precedente bando.
Saranno quindi circa 1500 ex lavoratori in più ad usufruire, dopo l’aggiornamento di una banca dati che viene presentata come un lavoro immane e faticoso, dell’azione di solidarità espressa.
Apprezzamenti in parte sono stati evidenziati dal comitato degli ex percettori in deroga, ormai in riunione permanente in ogni luogo della Calabria. Le riserve espresse dagli ex tirocinanti riguardano, infatti, il salario che probabilmente dovranno percepire nei promessi 12 mesi in arrivo: 500,00 Euro mensili, come briciole di pane gettate nella scia di un orizzonte senza prospettive! Ma siamo in Calabria e sottolinenado con stima lo sforzo della stessa Giunta Oliverio, non si può non parlare del danno che ha fatto al sud il Governo Renzi, andando non solo ad eliminare ogni forma di reddito di numerose famiglie già sul lastrico, ma cambiando anche i paramentri che permettevano di valutare se effettivamente una famiglia aveva sostentamento o se non aveva. Come la riforma beffarda dell’ISEE che non calcola, in pratica, come fa ad andare avanti una persona per vivere. Il risultato è chiaro: disagi burocratici senza fine che puntano ad escludere le famiglie da un sostentamento garantito e ad incrementare il lavoro nero.
Il Sistema va rivisto e sicuramente sarà il prossimo governo a doversene occupare, considerando che i parametri, con la formuletta magica della divisione fra politica attiva del lavoro e quella passiva, sono stati artatamente modificati. Con questa magia lo stregone di Firenze, infatti, ha eliminato in Calabria circa 25000 disoccupati: spariti nel nulla. Ed è cosi che oggi abbiamo un nuovo status di disocuppati: “i desaparecidos del lavoro”, persone oltre i 40 anni senza più futuro. Tutto per prendere in giro l’Europa? Chissà!
Intanto ora si attendono i prossimi giorni per avere conferme dai vari proponimenti dichiarati in consiglio. La tensione resta alta fra gli ex percettori in deroga e noi saremo pronti a sostenere la protesta con forza se a questa esigenza di prospettiva non ci saranno risposte. Se questa causa di dignità dovesse cadere, non cade solo una speranza per gli ex lavoratori in mobilità, ma ciò che resta di una Calabria che ancora crede in se stessa. Lo ha ribadito anche Orlandino Greco nel suo discorso, ma è utile ribadirlo in questa sede in termini di durezza: non esiteremo a scendere in piazza con forza, insieme ai disoccupati e alla persone che vogliono un Paese diverso e per la Costituzione Italiana rispettata in nome della giustizia sociale».

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