Processo Bunker. Corte di Cassazione respinge o rigetta tutti i ricorsi tranne due rinvii

Roma. Il palazzo di Giustizia, sede della Corte di Cassazione

Roma. Il palazzo di Giustizia, sede della Corte di Cassazione

Roma. La terza sezione della Corte di Cassazione ieri ha emesso sentenza sui ricorsi proposti dagli imputati condannati nell’operazione Bunker. Nel settembre del 2004, a seguito di una corposa attività di indagine, i Carabinieri scoprirono l’esistenza di un bunker a Rosarno nella disponibilità dei fratelli Nicola e Michele Zungri e al suo interno diversi chilogrammi di sostanza stupefacente e sempre nella loro disponibilità furono rinvenuti diversi autoveicoli contraffatti, documenti di circolazione e certificati assicurativi falsificati.
Ai fratelli Zungri ed agli imputati Michele Carbone, Luigi Palummo e Francesco Cacciola veniva contestata l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Ai soli fratelli Zungri, difesi dagli avvocati Guido Contestabile e Girolamo Curti, ed a Giovanni Rizzuti veniva contestata l’associazione a delinquere avente ad oggetto il riciclaggio di autovetture.
Pesanti le condanne comminate dal GUP presso il Tribunale di Palmi nel 2007 con la sentenza di primo grado: 12 anni a Michele Zungri, 9 anni a Nicola Zungri, 6 anni e 8 mesi a Michele Carbone, 6 anni e 2 mesi a Luigi Palummo, 4 anni e 2 mesi a Francesco Cacciola, 1 anno e 4 mesi a Giovanni Rizzuti.
La Corte di Appello di Reggio Calabria nel 2016 ha confermato la responsabilità penale degli imputati e rideterminato la pena.
Ieri, la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili o rigettato i ricorsi di tutti gli imputati ad eccezione di quelli proposti dalla difesa di Nicola e Michele Zungri. In particolare, l’avvocato Guido Contestabile ha sostenuto che la condanna emessa per il reato di spaccio di sostanza stupefacente andava rideterminata perché concernente sia droga pesante che droga leggera e quindi in ossequio alle nuove norme che regolano la materia.
La Cassazione ha annullato per Nicola Zungri quanto alle ipotesi di droga leggera per intervenuta prescrizione e annullato con rinvio alla Corte di Appello di Reggio Calabria per la rideterminazione della pena complessiva. Per Michele Zungri l’annullamento è stato con rinvio per la sola rideterminazione della pena.

L’avv. Guido Contestabile
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