Revocata dall’Ordine degli architetti a Marcello Cammera la sospensione della professione

Marcello Cammera

Marcello Cammera

Reggio Calabria. Marcello Cammera, l’ex dirigente del Comune di Reggio Calabria imputato nel processo Gotha, il quale nel febbraio scorso ha già riacquistato la libertà, adesso riacquista anche la libera professione.
Il Consiglio dell’Ordine degli architetti infatti ha revocato il procedimento disciplinare di sospensione della professione che era stato adottato nella seduta del 22 luglio 2016 dal 6° Collegio di disciplina dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria.
Cammera era stato arrestato nell’ambito dell’operazione Reghion, condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di un presunto comitato d’affari per favorire la ‘ndrangheta negli appalti. A Cammera, che all’epoca dei fatti contestati era dirigente dell’ufficio “Progettazione ed esecuzione lavori pubblici” (poi divenuto “Settore servizi tecnici) del Comune di Reggio Calabria, la Procura ha contestato i reati di concorso esterno in associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità. Nel febbraio scorso il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha disposto la rimessione in libertà di Marcello Cammera, difeso dagli avvocati Massimo Canale e Carlo Morace. Il Tribunale, decidendo in seguito a rinvio della Corte di Cassazione, ha escluso il delitto di concorso esterno in associazione mafiosa contestato all’arch. Cammera. La Suprema Corte aveva accolto due volte i ricorsi della difesa.

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