Incendiò auto per rifiuto di affidare lavori facciata: Squadra Mobile arresta imprenditore edile

Volante Polizia Questura Reggio Calabria

Una Volante della Polizia davanti alla Questura di Reggio Calabria

Reggio Calabria. Nella serata di ieri, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – settore ordinario coordinato dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, la Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Francesco Rattà ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari (n. 888/18 R.G.N.R. – n. 765/18 R.G. G.I.P. – n. 90/18 R.O.C.C.) emessa, in pari data, dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, a carico di Vincenzo Musolino classe 1943, per tentata estorsione e danneggiamento mediante incendio di autovettura.
I fatti risalgono al 23 dicembre 2017 quando, in pieno centro cittadino, intorno alle cinque del mattino, una Fiat Panda è stata completamente distrutta dalle fiamme.
L’intervento tempestivo degli agenti delle Volanti della Questura e dei Vigili del Fuoco aveva evitato il verificarsi di conseguenze più gravi, atteso che il fuoco aveva danneggiato anche un’altra autovettura e le pareti di un esercizio commerciale.
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, incentrate anche sull’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza presenti nelle zone circostanti al luogo in cui si era verificato l’incendio, hanno consentito di individuare l’autore materiale del delitto in Vincenzo Musolino, il quale si era recato personalmente sul posto dove era parcheggiata l’autovettura della vittima, l’aveva cosparsa di benzina e le aveva dato fuoco.
L’attività investigativa ha consentito, altresì, di individuare il movente dell’azione delittuosa nel rifiuto della vittima di affidare i lavori di ristrutturazione delle facciate esterne di un condominio in cui è proprietaria di alcuni appartamenti – ad una ditta edile gestita anche da Vincenzo Musolino, ancorché formalmente intestata a suoi congiunti.
Dopo le formalità di rito in Questura, Vincenzo Musolino – ex sorvegliato speciale di P.S., con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio risalenti nel tempo – è stato condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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