Roma. La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha assolto Tommaso Costa classe 59, difeso dall’avvocato Sandro Furfaro, per non aver commesso l’omicidio di Gianluca Congiusta, il giovane commerciante ucciso nel 2005 a Siderno. I giudici della Suprema Corte nella tarda serata di ieri hanno annullato senza rinvio la sentenza di condanna all’ergastolo emessa nel giugno dello scorso anno nel processo d’appello bis.
La Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, nel giugno 2017, aveva confermato la pena dell’ergastolo inflitta in primo grado a Tommaso Costa per l’omicidio del giovane imprenditore Gianluca Congiusta, avvenuto la sera del 24 maggio 2005 a Siderno.
Costa era stato inizialmente condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Locri, pena confermata dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria. La Corte di Cassazione, però, aveva annullato la sentenza di secondo grado, con rinvio ad una diversa sezione della Corte d’Assise d’Appello. Sul ricorso avverso quest’ultima sentenza si sono pronunciati gli ermellini.
Stavolta la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio, mandando definitivamente assolto Costa dall’accusa di omicidio.
Fabio Papalia