Molochio (Reggio Calabria). All’esito del giudizio di convalida dell’arresto celebratosi nella mattinata di ieri, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Palmi, ha respinto la contestuale richiesta di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari avanzata dal Pubblico Ministero, disponendo la immediata remissione in libertà di Giovanni Noto, 40enne di Molochio.
L’imprenditore agricolo, difeso dall’avvocato Domenico Garreffa del Foro di Palmi, era stato tratto in arresto giovedì 19 aprile con l’accusa di detenzione di arma clandestina (un fucile semiautomatico marca Beretta cal. 12 con matricola abrasa – nella foto in alto i Carabinieri esaminano l’arma) occultata sotto un sedile di automobile dismesso riposto nel sottotetto (aperto su due lati) di una casa colonica insistente su un terreno ulivetato in uso a Giovanni Noto. Secondo il giudice per le indagini preliminari, l’ipotesi accusatoria formulata a carico dell’imprenditore non risulta suffragata da elementi indiziari gravi e univoci che consentano di escludere in radice l’alternativa ipotesi che siano stati soggetti terzi a rendersi autori del reato essendo risultato, il fondo in questione, accessibile a chiunque.
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