Palmi (Reggio Calabria). Il Corpo di Polizia Locale di Palmi, diretto dal maggiore Francesco Managò, unitamente a personale della Delegazione di Spiaggia di Palmi e della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro coordinato dal luogotenente Giuseppe Fiorenza e dal 2° Capo Silvano Carlini, nella giornata di mercoledì scorso, nell’ambito di indagini tese ad individuare illeciti sversamenti di di reflui nei corsi d’acqua superficiali e reprimere illeciti ambientali, si è recato presso un esercizio di autolavaggio ricadente in via Mancuso del Comune di Palmi per verificare se rispettasse le norme ambientali in materia. Nel sito si è constatato che il lavaggio era in piena attività e pertanto il personale ha proceduto all’ispezione dei luoghi, rilevando la presenza di diverse vasche di raccolta delle acque reflue provenienti dai cicli di lavaggio. La vasca centrale avrebbe dovuto depurare le acque dalle scorie per poi recapitare in uno scarico autorizzato e controllato. Grazie alla presenza del funzionario della Città Metropolitana Dott. Forestieri, si è appurato, dalla consultazione degli atti, che invece lo scarico in questione non risultava censito e autorizzato dall’ente competente (ex Provincia), come previsto dalle norme del Testo Unico sull’Ambiente.
L’attività, peraltro, insiste sul canale naturale denominato Torrente San Miceli. Il personale ha proceduto quindi a verificare dove recapitassero le acque reflue industriali del lavaggio e, con i tecnici comunali, eseguendo alcune verifiche con l’immissione nelle vasche di speciale liquido tracciante, si è accertato che tutti gli scarichi del lavaggio confluivano direttamente nel canale tombato e quindi nel corpo idrico superficiale “Torrente San Miceli”. Personale tecnico dell’Arpacal, appositamente giunto da Reggio Calabria, ha proceduto al campionamento dei reflui da sottoporre alle analisi di laboratorio per verificare il livello di pericolosità dei liquidi sversati nel torrente naturale. Informato il sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi Enrico Barbieri, che ha assunto il coordinamento delle indagini, in relazione alle gravi violazioni riscontrate, l’impianto di autolavaggio è stato posto sotto sequestro preventivo d’urgenza e sono stati apposti i sigilli sull’area. La titolare è stata conseguentemente denunciata all’autorità giudiziaria per l’esercizio di scarichi non autorizzati in corpo idrico superficiale e per inquinamento ambientale. Il sequestro, su richiesta del magistrato titolare, nella giornata di ieri, è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Milano. Carabinieri arrestano per rapina 3 centroafricani alla Stazione Centrale
Milano - I Carabinieri, impegnati nei servizi straordinari disposti dal Governo per la sicurezza della Stazione Centrale, questa mattina hanno...
Read more