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Polistena. Il sindaco Tripodi: “Sul ciclo dei rifiuti la regione si consegnerà alle multinazionali”

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9 Maggio 2018
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Michele Tripodi

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Polistena (Reggio Calabria). “Ieri si è insediato a Polistena il Commissario ad acta nominato dalla Giunta regionale per l’adesione all’ATO rifiuti della Provincia di Reggio Calabria. Qualcuno ha cercato di far passare la notizia, come un qualcosa di negativo dettato dall’inadempienza del comune. Ciò è falso. L’Amministrazione Comunale ha agito infatti per tutelare i cittadini, si è opposta e si opporrà ancora fino all’ultimo per impedire conseguenze, queste sì negative, sulla popolazione”. Lo dichiara il sindaco di Polistena Michele Tripodi, che aggiunge:
“Come è noto, infatti, l’Amministrazione Comunale non ha inteso accettare dall’inizio l’imposizione della Regione, che a nostro avviso sta percorrendo una scelta sbagliata, peraltro avviata dalla giunta regionale guidata da Scopelliti, sulla strada della totale privatizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti. A Polistena, al momento il servizio di raccolta dei rifiuti è gestito dal Comune, con maestranze, mezzi e strumenti di lavoro, sotto il totale controllo dell’ente comunale.
In particolare, a parte gli investimenti importanti compiuti negli anni a carico del bilancio comunale, vi sono 15 unità che lavorano a tempo pieno, molti ex LSU-LPU, una parte dei quali, stabilizzati a tempo pieno, altri in attesa di stabilizzazione. Il Piano economico-finanziario comunale della TARI, allegato al bilancio, determina la tassa che i cittadini di Polistena pagano sui rifiuti. Al momento essa è stabilita dal Comune in base ai costi, alla produttività ed alle spese sostenute. In particolare l’Amministrazione ha poi introdotto una serie di agevolazioni per ristoratori, fiorai, bar e cittadini che abitano nelle aree di campagna, misure queste che con l’entrata del nuovo sistema d’ambito territoriale non saranno più possibili. Grazie alle scelte compiute il servizio a Polistena funziona a costi bassi.
La Raccolta differenziata è al 35%, il personale è pagato puntualmente ed i cittadini godono di una tassa sulla spazzatura ridotta, pagabile nel corso dell’anno in quattro comode rate. Con il servizio gestito dal comune, inoltre, i rischi di appetibilità delle consorterie mafiose sulla raccolta è scongiurato. Avevamo proposto alla Giunta Regionale guidata dal presidente Oliverio, prima che si procedesse con gli ambiti, di variare la legge istitutiva per consentire ai quei comuni che se lo possono permettere come Polistena, di continuare a gestire il servizio al proprio interno, attraverso un emendamento specifico redatto e firmato, al tempo, da 35 Sindaci. Niente. Non solo la Regione non ci ascoltò, ma recentemente ha deciso di punire la Comunità di Polistena per la mancata adesione all’ATO, attraverso l’esclusione del bando per l’implementazione della raccolta differenziata, salvo però poi nominare il Commissario ad acta.
Ci chiediamo, ora che la Regione ha imboccato questa pericolosa strada delle privatizzazioni, che ne sarà di tutti quei lavoratori che si occupano a Polistena come in altri comuni della gestione del servizio? E soprattutto come può la Regione Calabria chiedere di stabilizzare gli ex LSU-LPU quando poi i comuni vengono obbligati a privatizzare alcuni servizi fondamentali come quelli relativi ai rifiuti ed alla gestione delle risorse idriche? Ed infine di quanto aumenterà la tassa unica di ambito per i cittadini di Polistena visto che nelle maggiori città del territorio provinciale è almeno tre volte superiore? La realtà è che la Regione Calabria non ha le idee molto chiare, a tratti opposte anche quando si tratta di discutere su come avviare realmente percorsi di stabilizzazione dei lavoratori. La scelta dell’Ato, associata all’inevitabile privatizzazione del servizio che seguirà, indebolisce i comuni di un potere di scelta importante su aspetti che riguardano il proprio territorio, allontanando ancora di più i cittadini dalle istituzioni e trasferendo potere decisionale ai privati ed alle multinazionali. Siamo orgogliosi di non avere aderito prima all’ATO ed annunciamo sinora ogni iniziativa utile a modificare la legge regionale ingiusta ed inadeguata che farà pagare un prezzo altissimo alle popolazioni locali ed ai lavoratori ex LSU-LPU che con le privatizzazioni dei servizi pubblici in Calabria rischiano non solo di essere mai stabilizzati, ma addirittura espulsi.
Saremo contrari ad ogni atto che in futuro verrà propinato ad arte contro i lavoratori e per la privatizzazione dei servizi strategici. E metteremo in campo ogni iniziativa utile per boicottare tutte quelle leggi ingiuste che tendono a relegare i comuni ed i cittadini al ruolo di spettatori passivi, estranei e sudditi a casa propria”.

Tags: ciclo dei rifiutiMichele Tripodipolistenaregionesindaco
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