Roma. La mancata presentazione di liste a San Luca, comune di 4 mila abitanti in provincia di Reggio Calabria, sciolto per condizionamenti mafiosi nel 2013 e da allora senza un sindaco, “è un fatto grave: San Luca ha bisogno di crescere democraticamente, la mancata presentazione di liste significa uno stallo assoluto sociale e democratico”. E’ preoccupato il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho che parlando con l’Ansa osserva che “evidentemente nel territorio non si vuole l’omologazione a forme democratiche o i condizionamenti sono talmente forti da impedire candidature”. Eppure solo dagli abitanti, per De Raho , procuratore della Repubblica a Reggio Calabria per 4 anni, può ripartire la rinascita. “La politica – che un tentativo di esprimersi lo ha fatto ma non è riuscita – potrà cominciare a investire solo quando San Luca sarà disponibile”, dice il procuratore, per il quale è necessaria una riforma della legge sullo scioglimento dei comuni infiltrati, prevedendo un “tutoraggio” della nuova amministrazione da parte del governo, per sostenerne e affiancarne il lavoro. Nel 2015 una lista fu presentata ma non raggiunse il quorum; da allora le elezioni sono sempre saltate per mancata presentazione delle liste.
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