Reggio Calabria. Con un massiccio spiegamento di forze dell’ordine, composto dalla Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia Municipale, oggi è stata data esecuzione all’ordinanza del sindaco di sgombero dell’ex caserma Duca D’Aosta. Ventuno persone, che alloggiavano abusivamente all’interno della fatiscente struttura, sono stati sloggiati. In gran parte stranieri, bulgari e rumeni, che hanno raccolto le loro poche cose e se ne sono andati via. Per qualcuno si è messa in moto la macchina organizzativa del Comune, grazie all’assessore Antonino Zimbalatti. Una donna di nazionalità marocchina ha potuto usufruire dei servizi di una ditta di traslochi, i suoi mobili saranno trasportati in via Clearco dove le è stato messo a disposizione un alloggio temporaneo. Una vecchietta è stata sistemata presso un’altra struttura, e un uomo con la sua compagna, che da 16 anni era “inquilino” della ex caserma, è stato sistemato in un immobile confiscato alla ‘ndrangheta.
L’ex caserma Duca d’Aosta è area demaniale, sotto protezione del Mibact (il Ministero dei Beni culturali) che la considera area di interesse Archeologico poiché connessa al circuito della mura di Cinta della colonia Greca Rhegion, risalenti al V e IV Secolo A.C. Inoltre gli Edifici della Caserma, eretti nei primi decenni del Secolo XX, consistono in tre grandi corpi di fabbrica in muratura ordinaria a due piani fuori terra che costituiscono nel complesso un insieme razionalmente disciplinato.
Dopo avere eseguito lo sgombero l’area è stata recintata perché si dovrà effettuare una caratterizzazione del terreno, onde accertarne il livello di inquinamento poiché l’area per anni è stata una discarica a cielo aperto. Senonché durante le operazioni di recinzione i tecnici si sono accorti che al confine con l’area della caserma insiste un appartamento privato (oggetto di confisca) al quale si accede proprio dall’area demaniale, con tre scalini in muratura eretti propio sull’area della caserma. L’appartamento risulta abitato da circa 12 anni da persone di nazionalità marocchina che hanno esibito un contratto d’affitto. Sono in corso accertamenti per risolvere questo ennesimo sfregio alla ex caserma Duca d’Aosta.
Fabio Papalia