Reggio Calabria. «Finalmente siamo riusciti a completare questa annosa problematica che ha avuto l’epilogo finale, dopo lo sgombero totale dell’area, con la firma di riconsegna al Demanio dello Stato di quello che resta dell’ex caserma Duca d’Aosta». Così all’agenzia Dire ha dichiarato Nino Zimbalatti, assessore alla polizia municipale di Reggio Calabria, a conclusione del tavolo tecnico prefettizio che ha coordinato le fasi di sgombero e bonifica dell’area denominata “ex polveriera”, da anni considerata altamente pericolosa ed occupata da diversi nuclei familiari.
«Rimane da fare la bonifica del territorio – ha aggiunto Zimbalatti – compito affidato all’Agenzia del Demanio, compresa la ricaratterizzazione dell’area, per via della presenza nel terreno di elementi altamente inquinanti». Lo sgombero dell’ex polveriera del quartiere Modena di Reggio Calabria, occupato in gran parte da nuclei di famiglie rom, completa quanto fatto circa 12 anni fa, dall’ex sindaco Giuseppe Scopelliti, per l’area dell’ex “caserma 208”. Anche in quella occasione il manufatto, occupato dal 1972 da centinaia di cittadini anch’essi appartenenti alla comunità rom fu sgomberato e l’area, una volta bonificata, fu successivamente restituita alla collettività con la creazione di un ampio piazzale, fruibile dai cittadini del quartiere Sbarre. A tutte le famiglie furono assegnati alloggi nella disponibilità del Comune. In questo caso per i residenti dell’ex caserma Duca d’Aosta, sono assegnati alcuni immobili confiscati alla criminalità.