Banche e giovani: due pianeti che negli ultimi anni sono sempre più spesso a contatto fra loro, come dimostra la diffusione delle tecnologie a supporto del settore finanziario.
Secondo le rilevazioni statistiche dell’Ipsos, il primo conto corrente viene infatti ormai aperto all’età di 18 anni; inoltre, sono sempre più numerosi i giovani che optano per l’home banking, una funzionalità che consente di gestire il proprio conto corrente bancario comodamente online a costi ridotti. Appare dunque necessario l’approfondimento di un tema così attuale, in modo da capirne potenzialità e implicazioni presenti e future.
Cos’è il fintech o tecnofinanza?
La parola fintech proviene dall’inglese e sta per “financial technologies” (tecnologie finanziarie o tecnofinanza), indicando quindi la fornitura di tutti quei servizi digitali accessibili in rete aventi come scopo la gestione del proprio conto o dei propri investimenti bancari. Si tratta di un trend che è sempre più vivo, specialmente nel mondo dei Millennials: la nuova generazione, nata in concomitanza con la diffusione dei dispositivi tecnologici più all’avanguardia che ha visto la graduale espansione dell’uso di Internet in ogni settore, rappresenta indubbiamente il target primario di questi servizi.
In cosa consiste nella pratica l’attuazione della tecnofinanza? Bisogna dire che l’universo del fintech è piuttosto vasto, includendo una vasta gamma di operazioni: si va infatti dai semplici bonifici o giroconti all’investimento di denaro tramite app, oltre ad altre forme di quest’ultimo decisamente più complesse, legate principalmente a criptovalute come i Bitcoin o al trading.
Trend che sfidano la tradizione
Il fintech e l’home banking rappresentano delle vere e proprie sfide alla tradizione bancaria, che spingono gli istituti di credito a fare quel passo avanti necessario per raggiungere gli obiettivi prefissi. Sempre più istituti di credito stanno infatti rispondendo a questi trend puntando sulla digitalizzazione e facendo così concorrenza a quelle banche ancora troppo legate agli schemi tradizionali, che restano inevitabilmente indietro. La missione è duplice: andare incontro alle esigenze sempre più digital dei Millennials e proporre dei prodotti finanziari a un costo più basso della media, in modo da risultare convenienti e preferibili. La digitalizzazione porta naturalmente dei vantaggi economici notevoli anche per gli istituti di credito online, grazie ad esempio al taglio
totale dei costi relativi alla gestione degli sportelli. Qual è la situazione attuale del fintech in Italia? Sebbene il nostro Paese abbia solo di recente scoperto questa nuova dimensione, il contesto risulta essere in continua e rapida crescita, con un’attenzione particolare dedicata al campo degli investimenti e alle concessioni di prestiti personali.