Le fiere espositive, parallelamente alla presenza sul territorio da parte delle aziende, si confermano ancora una volta cruciali per lo sviluppo economico, come dimostra il costante incremento registrato tra il 2017 e il 2018. Si tratta di un andamento particolarmente positivo soprattutto per l’Europa, sede dell’85% delle più grandi aziende fieristiche del mondo, ben 28 su 33. L’associazione Emeca (European Major Exhibition Centres Association), che comprende le sedi di Milano, Bologna, Verona e Rimini, è quasi raddoppiata negli anni, passando da 13 a 22 sedi che ospitano e organizzano 1900 fiere in tutto il mondo (1500 in Europa). Si stima che il fatturato generato dalle imprese espositive ospitate superi il trilione di euro, con 420mila espositori e 41,6 milioni di visitatori solo nel 2016. Per sostenere lo sviluppo futuro, Emeca ha in programma degli investimenti per 3,5 miliardi di euro, distribuiti tra rinnovo e ampliamento di strutture, manifestazioni, tecnologie avanzate e soprattutto internazionalizzazione: nell’ultimo anno molte delle nuove fiere organizzate dalle sedi Emeca oltrepassano infatti i confini UE, approdando in Asia e in America Latina.
Innovazioni digitali e internazionalizzazione
Anche per il settore fieristico è necessario tenere il passo con la digitalizzazione e le nuove avanguardie tecnologiche. Se è vero che l’economia digitale annulla le distanze, è improbabile che possa sostituirsi alle fiere espositive, ma al massimo affiancarsi: per le imprese la scelta di presidiare fisicamente il territorio si conferma strategica. Quali sono le soluzioni digitali presenti nelle nuove fiere? Wi-fi, segnaletica digitale e wayfinding, servizi di e-ticketing, nuove soluzioni di ingresso, sistemi di security, gestione del traffico e della logistica e matchmaking. Risulta essere sempre più rilevante anche la dimensione internazionale del settore, dove si sta affermando la tendenza a una fiera leader europea per ogni singolo campo, come accade ad esempio per Norimberga nel biologico con Biofach e per l’Italia nella cosmesi con Cosmoprof.
Perché partecipare alle fiere e come distinguersi
Il settore fieristico conferma inalterata la capacità di attrarre pubblici interessati e interessanti. Per questo motivo vi partecipano sia le aziende affermate sia le startup: la “vetrina” offerta dalle fiere assicura visibilità, appeal e boost, a seconda dei casi specifici. La preparazione dello stand risulta quindi cruciale per attrarre i visitatori e raggiungere gli obiettivi stabiliti. Come emergere? La strategia vincente è quella di puntare su elementi che favoriscano il ricordo da parte di intenditori e curiosi, supportati da materiale esplicativo efficace. Anche dei gadget coerenti con l’identità e l’immagine aziendale possono essere un valido aiuto: affinché questi siano efficaci, però, è essenziale che siano funzionali e immediatamente riconducibili all’azienda: delle borse personalizzate con il logo, il nome o lo slogan dell’impresa sono ideali a questo scopo. Attenzione però a non ridurre ai minimi termini il potenziale delle fiere considerandole delle semplici vetrine: per destare stupore e interesse bisognerà distinguersi con un allestimento interattivo e insolito, completato da personale addetto abile nell’instaurare un dialogo con i visitatori. Mostrare prodotti e servizi senza uno studio, infatti, non è più sufficiente: farà la differenza quello spazio espositivo che sarà capace di trasmettere coerentemente il racconto dei valori aziendali e dell’attività.