Roma. La Corte di Cassazione ha confermato la custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa, disposta dal Tribunale di Catanzaro, nei confronti di Pasquale Arena, uno degli indagati dell’operazione “Jonny”. Le indagini dello scorso anno, riferisce Agipronews, avevano portato alla luce il sodalizio guidato dagli Arena, che aveva raggiunto una posizione dominante nel settore delle scommesse e del noleggio di slot – la cosca agiva in particolare attraverso la Kroton Games – grazie ad accordi con altre fazioni. Nel ricorso dell’imputato, si legge nella sentenza, «si enunciano solo principi giurisprudenziali senza illustrare in concreto le ragioni per cui non sarebbero stati osservati» dal Tribunale calabrese, e «vengono svolte considerazioni che non si confrontano con quanto rappresentato dall’intero contenuto della motivazione». A fine aprile la Cassazione aveva bocciato anche il ricorso di un altro membro della famiglia, Francesco Antonio Arena. In quel caso la Cassazione aveva confermato che la società Kroton Games era utilizzata dalla cosca «come strumento per l’illecito controllo del settore».
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