Reggio Calabria. Dietro l’apparenza innocua di un normale impiegato e padre di famiglia, si celava la personalità di un appassionato collezionista di immagini e video pornografici, realizzati mediante l’utilizzo di minori di diciotto anni. E’ questo il profilo di un impiegato 63enne abitante a Reggio Calabria, che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere adottata nei suoi confronti dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito oggi dalla Polizia Postale di Reggio Calabria che, qualche tempo addietro, aveva eseguito una perquisizione presso l’abitazione e la sede lavorativa dell’indagato nell’ambito di un altro procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica di Venezia sullo stesso deprecabile fenomeno che coinvolge e sfrutta soggetti minorenni. L’accurata analisi svolta dagli specialisti della Polizia Postale, consentiva di rinvenire quasi 2000 file di immagini e video conservati nelle memorie digitali degli strumenti sequestrati, dal contenuto esplicitamente pedo-pornografico del quale, secondo l’accusa, l’uomo era perfettamente consapevole, tanto che gli viene contestata l’aggravante dell’utilizzo di mezzi atti ad impedire la propria identificazione.
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