Reggio Calabria. Il denaro della sua prepagata gli era stato prelevato dall’Inps, almeno così avrebbe voluto far credere a un operaio in bolletta l’allora vicesindaco nonché responsabile dell’area economico finanziaria dell’ente, che invece con la carta dell’operaio discontinuo si era giocato oltre 500 euro alle scommesse online dalla postazione del Comune.
L’indagine condotta dai Carabinieri che stamani in provincia di Reggio Calabria hanno posto agli arresti domiciliari il sindaco di Palizzi, Arturo Walter Scerbo, e due consiglieri comunali per reati contro la pubblica amministrazione, è nata per un “prelievo” non autorizzato da una carta prepagata “postepay Inps card“. Sulla carta Inps card erano stati accreditati i ricavi relativi alle prestazioni lavorative voucher di un operaio che prestava la sua opera per conto del Comune di Palizzi già dal 2014.
Nel maggio del 2016 gli è stata recapitata la carta prepagata, con circuito “Visa”, sulla quale sarebbero stati accreditati i ricavi voucher, per le prestazioni lavorative effettuate. Il Comune, infatti, pagava con i voucher Inps i dipendenti assunti per lavori occasionali o discontinui. Il mese successivo, l’operaio si recò dal sindaco Scerbo, chiedendo delucidazioni per il ritardo nel pagamento, a fronte di prestazioni lavorative voucher che egli aveva già prestato. Il sindaco invitò l’operaio a rivolgersi l’indomani al vice sindaco, Davide Bruno Plutino, oggi indagato ma non destinatario di misura cautelare, il quale era anche dirigente e responsabile dell’ufficio affari generali e dell’area economico finanziaria/economato del Comune, suggerendogli anche di effettuare una fotocopia della carta da lasciare al vice sindaco.
L’indomani, dopo aver chiesto la cortesia a un impiegato di fargli due fotocopie, l’operaio si presentò all’ufficio del vicesindaco, che non era in sede, e gli lasciò una delle due fotocopie, tenendo l’altra per sé, facendola passare attraverso la fessura della porta, chiusa a chiave, dell’ufficio affari generali.
Pur non avendo avuta alcuna risposta nelle ore successive, l’operaio si recò all’ufficio postale di Palizzi, dove potè verificare la disponibile di 1.102,50 euro, ed effettuò un prelievo allo sportello della somma di 600 euro, ottenendo anche una ricevuta dell’operazione, attestante il credito residuo di 517,50 euro.
Cinque giorni dopo, sapendo di avere ancora la disponibilità di 517,50 euro, si recò nuovamente all’ufficio postale intenzionato a prelevare 70 euro, ma apprese dall’impiegata che sulla carta erano disponibili solo 7,50 euro, gli altri 510 euro erano spariti. La lista movimenti riportava che il 21 giugno 2016, tra le 18:26 e le 18:39, erano stati effettuati 5 pagamenti online, tutti a “Who Internet Internet GI N.” con un numero finale diverso per ogni operazione. Altri 10 euro erano spariti e non ancora visibili nella lista movimenti, ma anche quella cifra aveva seguito la stessa sorte.
Uscito dall’ufficio postale l’operaio incontrando il padre del vicesindaco, si sarebbe detto rammaricato per l’accaduto. Due giorni dopo, temendo altri prelievi, l’operaio chiese all’ufficio postale di estinguere la carta. Quel pomeriggio – secondo il racconto dello stesso operaio che il 29 giugno si è presentato alla Stazione dei Carabinieri per denunciare quanto accaduto – ricevette la visita del vicesindaco, che lo invitò a prendere un caffè, e che lo avrebbe accusato di diffamarlo, aggiungendo che il denaro dalla sua carta sarebbe stato prelevato direttamente dall’Inps, e che in quanto “soggetto indesiderato” non si sarebbe più dovuto presentare al lavoro.
Effettivamente da quel giorno l’operaio non fu più impiegato dal Comune. Invece, quanto ai prelievi dalla sua carta, i Carabinieri hanno agevolmente ricondotto la sigla “Who Internet Internet GI” seguita da numeri seriali, a uno dei maggiori bookmaker in Europa, ovvero la compagnia “Whg International Ltd“, del tutto estranea ai fatti, che in Italia opera attraverso la nota piattaforma di gioco www.williamhill.it, con regolare licenza AAMS.
Sia la compagnia che l’AAMS hanno confermato che l’intestatario del conto gioco collegato ai pagamenti online avvenuti con l’indebito utilizzo della carta “postepay Inps card” dell’operaio, era proprio Davide Bruno Plutino, che si dimise subito dopo la perquisizione effettuata dai Carabinieri nella casa comunale nell’ottobre 2016. Inoltre il codice ip relativo alla rete internet utilizzata per effettuare i pagamenti è risultato riferibile al Comune di Palizzi.
L’appropriazione indebita e l’utilizzo della postazione internet per scommesse online è stata confermata dallo stesso Plutino, sentito più volte dagli inquirenti. Se la vittima denuncia, la risposta delle forze di polizia, in questo caso i Carabinieri, con ogni “probabilità” sarà positiva. C’è da scommetterci.
Fabio Papalia