Reggio Calabria. Per l’anno 2018 le tradizionali Giornate FAI d’Autunno a Reggio Calabria si connotano per una inedita, e fruttuosa, sinergia tra la Stazione Sperimentale della Camera di commercio di Reggio Calabria, con il suo presidente Ninni Tramontana, la Delegazione reggina del FAI, guidata dal capodelegazione Rocco Gangemi e la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Calabria. Insieme, per restituire alla città un luogo sul quale puntare i riflettori e per il quale attivare un circolo virtuoso di conoscenza e, di conseguenza, di valorizzazione.
La scelta è caduta sulla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Essenze e dei derivati dagli Agrumi di Reggio Calabria, ritenendo così di potere contribuire alla riscoperta di questa struttura – dal prestigioso passato – che purtroppo ha avuto negli anni delle criticità coincidenti con la forte crisi di tutto il settore agrumario e della industria del bergamotto. La storia recente ha registrato due novità: il passaggio di questo Istituto nelle competenze della Camera di commercio di Reggio Calabria e una felice ripresa del settore legato anche alla coltivazione ed all’industria agrumaria.
Per tali ragioni il FAI, la Stazione Sperimentale e la Soprintendenza hanno ritenuto opportuno accendere una luce su questa realtà e la sua storia, creando la possibilità di visitare e scoprire la struttura, con i suoi laboratori, la biblioteca, i materiali d’archivio, le foto e le antiche attrezzature. Si tratta di un bene del territorio molto significativo che il Fondo Ambiente Italiano ha scelto per l’edizione 2018 delle sue tradizionali Giornate d’Autunno, che anche quest’anno ritornano – con visite guidate ed attività speciali – nella data del 14 ottobre. L’apertura straordinaria sarà curata in particolare dal Gruppo Giovani della delegazione reggina del FAI. La Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Calabria, inoltre, sarà protagonista di questa intensa giornata di approfondimento sul campo, anche con la contestuale manifestazione “Domenica di carta. Archivi e Biblioteche si raccontano”, promossa dal MiBAC e finalizzata alla valorizzazione dell’importante patrimonio conservato presso splendidi luoghi della cultura, che per l’occasione vengono aperti straordinariamente al pubblico. Ed è proprio sugli archivi e la ricchissima Biblioteca scientifica – un imponente e per molti versi sconosciuto patrimonio ancora custodito presso la Stazione Sperimentale e segnalato dal FAI alla Soprintendenza stessa – che si concentrerà buona parte della Giornata d’Autunno.
“Si tratta di una felicissima collaborazione – commenta il Capo delegazione Rocco Gangemi – ed è con grandissima soddisfazione che la sottolineo: nata per questa Giornata speciale del FAI, la sintonia con la Stazione Sperimentale della Camera di commercio reggina, e il suo presidente, così come con la Soprintendenza Archivistica della Calabria, è stata sin da subito assoluta: è grazie a questa sinergia, infatti, che il FAI ha potuto meglio approfondire e conoscere questo bene e la lunga storia che ha attraversato la città dello Stretto per decine di anni. Proprio nel 2018 la Stazione Sperimentale festeggia difatti il suo primo secolo di storia. Una storia – ha continuato Gangemi – che può e deve essere riattualizzata, proprio perché questa resta preziosa testimonianza di una realtà produttiva, sociale e storica che ha invece bisogno di essere sempre più condivisa e valorizzata perché non vada, anch’essa, dispersa”.
Il percorso espositivo allestito dalla Soprintendenza e dal Fai abbraccia la vita della Stazione dalla sua nascita nel 1918 sino agli anni più recenti, attraverso documenti relativi all’attività istituzionale ed all’attività più propriamente tecnico-scientifica, nonché ad intensi rapporti con l’estero. Documenti conservati nell’Archivio storico della Stazione che la Soprintendenza, nell’ambito della propria attività di tutela, riporta all’attenzione della comunità cittadina insieme ad importanti testi bibliografici della Biblioteca dell’Ente, connotati da una specificità scientifica unica sul territorio nazionale, testimonianza dell’alta specializzazione della Stazione Sperimentale per l’industria delle essenze e dei derivati dagli agrumi di Reggio Calabria.
E proprio durante le visite ed i sopralluoghi per la preparazione delle Giornate d’Autunno del FAI, dai sotterranei del sito, è riemersa una testimonianza di non poco valore storico: si tratta delle parti di un monumento commemorativo dedicato a Garibaldi databile intorno al 1910 e che – nell’occasione delle Giornate – sarà esposta ed illustrata.
“E’ stata una inattesa scoperta che adesso diventa un dono alla città – sottolineano a una voce sola i tre promotori dell’iniziativa – annunciando sin d’ora l’impegno congiunto perché questa opera sia restituita alla pubblica fruizione e conoscenza, di concerto con le Istituzioni competenti. Lo spirito di questa iniziativa è inoltre far comprendere quale grande patrimonio questa Stazione rappresentasse per il territorio: la ricostruzione del progetto di istituzione dell’Ente (a cura dell’illuminato Giuseppe De Nava) ne racconta bene l’origine e il fine. De Nava aveva infatti previsto – intorno a questa struttura – un razionale sviluppo della intera filiera per lo sfruttamento e la messa a frutto della straordinaria ricchezza botanica di questo territorio”.
Oggi l’impegno del Consiglio di amministrazione della Stazione Sperimentale è quello di condividere un piano di rilancio, con l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria – Dipartimento di Agraria e con il Comune di Reggio Calabria con l’obiettivo di avviare una stabile collaborazione nel campo della ricerca scientifica, della sperimentazione, della certificazione delle essenze agrumarie, succhi e altri derivati agrumari nonché con la creazione di un Istituto di formazione superiore per la valorizzazione delle essenze, valorizzando anche la biblioteca e l’archivio della Stazione Sperimentale grazie al prezioso contributo della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria.
La giornata straordinaria di visita si svolgerà domenica 14 ottobre 2018 presso la Stazione Sperimentale – con l’apertura al pubblico dalle ore 10 alle ore 18 e con visite guidate dai volontari del Fai. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Reggio Calabria e del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea.
Scheda storica
La Stazione Sperimentale per l’industria delle essenze e dei derivati degli agrumi di Reggio Calabria è stata istituita con D.L. n. 2131 nel 1918 e compie quindi quest’anno un secolo di vita, era una delle Stazioni sperimentali funzionanti in Italia in appoggio ad altrettanti settori della vita industriale della nazione. Patrocinatore dell’iniziativa fu l’allora ministro reggino Giuseppe De Nava, che ne delineo con lungimiranza i fini che l’istituto doveva proporsi nell’interesse della produzione agricola delle regioni di Calabria e Sicilia. Fin dall’inizio il programma di lavoro affidato a valenti tecnici, si indirizzò ai prodotti derivati dagli agrumi e si estese agli olii essenziali provenienti dalle piante aromatiche della zona. Sin dal marzo del 1921 la Stazione ha avviato anche dei campi sperimentali in città ed in località della provincia sia nella fascia ionica che in quella aspromontana dove le colture vennero organizzate sistematicamente con specifici indirizzi di sperimentazione e successiva diffusione delle colture per fini industriali e quindi economici.
Dal 1923 si poteva quindi procedere alla distillazione delle prime e già numerose essenze, geranio, timo, menta piperita, menta arvensis, coriandolo, verbena, tanaceto balsamita, finocchio issopo, maggiorana, melissa, ecc.. e successivamente dal 1926 si iniziava per la prima volta l’estrazione con essenze di alcune fra le piante più pregiate in profumeria e di maggiore reddito, fra cui i fiori d’arancio, di gaggia, di rosa, di giacinto, di giunchiglia e della tuberosa. La Stazione sviluppava quindi concretamente la diffusione presso i privati delle colture di piante aromatiche anche con distribuzione su larga scala di piante selezionate e stimolando la nascita di opifici privati. Furono promosse inoltre già dagli anni venti ricerche sull’utilizzazione della polpa e della scorza delle arance e sul recupero dell’essenza di bergamotto residua dopo il normale processo tecnologico. Il succedersi negli anni di capaci direttori fra cui spicca la figura del prof. Francesco La Face, accrebbe sempre più il prestigio della Stazione sviluppando gradualmente tutti i servizi di ricerca, di analisi, di sperimentazione agronomica e di consulenza tecnica.
La presenza della Stazione a Reggio, che negli anni dalla sua costituzione si era sempre più dotata di laboratori moderni e ben attrezzati, con personale tecnico ed amministrativo capace e le cui professionalità le hanno consentito di diventare punto di riferimento per la ricerca nel settore delle essenze ed agrumario sia a livello nazionale che internazionale, arrivò al punto da consentirle di promuovere in città nel 1950 il primo Congresso Internazionale dell’Agrumicultura Mediterranea, luogo di incontro fra produttori, industriali, commercianti e tecnici, questo appuntamento si rinnovò negli anni successivi in altre sedi dell’area mediterranea come Valencia, Algeri, Tel Aviv, Catania. In occasione dell’inaugurazione della nuova ed attuale sede nel 1956 si tenne a Reggio Il primo Convegno Internazionale di Studi e Ricerche sulle essenze, con una imponente partecipazione internazionale, a cui seguirono altri importanti convegni e simposi con cadenze annuali anche a supporto della Fiera Internazionale Agrumaria che si è tenuta a Reggio per molti anni.
La Stazione ed i suoi tecnici si sono distinti negli anni con la pubblicazione di importanti studi sulla genuinità e la qualità delle essenze agrumarie ed, in particolare dell’essenza di bergamotto, condizioni necessarie per difendere il prestigio e consolidarne il successo economico, garantendo ricerche effettuate con le più moderne tecniche strumentali. La Stazione fu quindi accreditata dal ministero quale ente a cui furono assegnati i controlli di qualità ed ente certificatore in particolare della Denominazione di Origine Protetta “Bergamotto di Reggio Calabria – olio essenziale”. Purtroppo questo autentico “gioiello” della città a seguito di decisioni politiche, di un lungo periodo di crisi dell’industria agrumaria e del bergamotto è stato negli anni depotenziato e svuotato di competenze e oggi purtroppo anche la certificazione DOP attinente l’essenza di bergamotto è stata affidata a laboratori di Bologna. Si auspica una ripresa di questo importante Istituto della città adesso che le competenze sulle Stazioni Sperimentali sono passate dal Ministero alle Camere di Commercio e che le attività e le esportazioni legate alla coltivazione del bergamotto sono finalmente di nuovo in crescita.
La stazione ospita al suo interno oltre i laboratori anche una importante biblioteca con l’archivio ed un piccolo museo con attrezzature ed importante documentazione fotografica storica. Ci si propone con questa apertura della Giornata FAI d’Autunno 2018, raccontandone la storia, di riportarla all’attenzione della città e di farla conoscere soprattutto alle nuove generazioni. (Scheda a cura di Rocco Gangemi)