Roma. “Con le vicende delle navi Aquarius e Diciotti, il nostro Paese ha simbolicamente impresso una forte accelerazione al progetto di chiudersi nelle frontiere “emotive” del rifiuto e della paura, contribuendo al processo di disgregazione dell’Europa unita basato sulla riscoperta della sovranità nazionale e la sacralizzazione dei confini, e relegando chi si trova al di fuori di questi confini ad una umanità di seconda classe”. E’ quanto spiega in una nota Magistratura Democratica (la tradizionale corrente di sinistra di giudici e pm) che prosegue: “Il Paese ha così intrapreso un nuovo percorso che ci allontana dalla nostra identità costituzionale ed europea, fondata sul primato della persona e dei suoi diritti fondamentali. Decretando oggi la fine del modello di integrazione e di pacifica convivenza rappresentato da Riace, questo percorso prosegue verso il rifiuto dell’idea e del progetto di “comunità” che la nostra Costituzione costruisce sulla forza unificante dei principi di pari dignità, di eguaglianza e di solidarietà. I cambiamenti irreversibili dell’identità democratica di un Paese e della sua collettività si avviano nell’assuefazione inconsapevole e silenziosa ai gesti di rottura con i suoi valori fondanti e con il vincolo sociale che nasce dalla loro condivisione”.
“Riteniamo per questo – affermano Mariarosaria Guglielmi e Riccardo De Vito, rispettivamente segretaria generale e presidente di Md – che sia oggi un dovere di tutti far sentire la propria voce e riaffermare il forte senso di appartenenza a quel progetto di società basato sull’eguaglianza emancipatrice e sulla solidarietà fra tutti gli individui che ci ha consegnato la nostra Costituzione”.
Milano. Carabinieri arrestano per rapina 3 centroafricani alla Stazione Centrale
Milano - I Carabinieri, impegnati nei servizi straordinari disposti dal Governo per la sicurezza della Stazione Centrale, questa mattina hanno...
Read more