Scilla (Reggio Calabria). Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Scilla, hanno arrestato Rocco Delorenzo, 36enne reggino, in quanto ritenuto responsabile dei reati di tentata rapina e tentata estorsione, entrambi aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, all’epoca avviate dalla Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, avevano già consentito in tempi brevissimi di raccogliere preziosi e concreti elementi di colpevolezza nei confronti dell’odierno arrestato, il quale secondo l’accusa, dal mese di marzo 2012 al giugno dello stesso anno, a Scilla aveva posto in essere i fatti reato oggi contestatigli. Pertanto, nel luglio 2013, unitamente ad altri soggetti ritenuti appartenenti alla cosca “Nasone-Gaietti” di Scilla, era stato già tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Alba di Scilla 3”. Delorenzo è stato quindi tratto in arresto in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, dovendo espiare 5 mesi e 5 giorni di reclusione. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà.
Scilla (Reggio Calabria). Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Scilla, hanno arrestato Rocco Delorenzo, 36enne reggino, in quanto ritenuto responsabile dei reati di tentata rapina e tentata estorsione, entrambi aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, all’epoca avviate dalla Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, avevano già consentito in tempi brevissimi di raccogliere preziosi e concreti elementi di colpevolezza nei confronti dell’odierno arrestato, il quale secondo l’accusa, dal mese di marzo 2012 al giugno dello stesso anno, a Scilla aveva posto in essere i fatti reato oggi contestatigli. Pertanto, nel luglio 2013, unitamente ad altri soggetti ritenuti appartenenti alla cosca “Nasone-Gaietti” di Scilla, era stato già tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Alba di Scilla 3”. Delorenzo è stato quindi tratto in arresto in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, dovendo espiare 5 mesi e 5 giorni di reclusione. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà.
Scilla (Reggio Calabria). Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Scilla, hanno arrestato Rocco Delorenzo, 36enne reggino, in quanto ritenuto responsabile dei reati di tentata rapina e tentata estorsione, entrambi aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, all’epoca avviate dalla Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, avevano già consentito in tempi brevissimi di raccogliere preziosi e concreti elementi di colpevolezza nei confronti dell’odierno arrestato, il quale secondo l’accusa, dal mese di marzo 2012 al giugno dello stesso anno, a Scilla aveva posto in essere i fatti reato oggi contestatigli. Pertanto, nel luglio 2013, unitamente ad altri soggetti ritenuti appartenenti alla cosca “Nasone-Gaietti” di Scilla, era stato già tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Alba di Scilla 3”. Delorenzo è stato quindi tratto in arresto in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, dovendo espiare 5 mesi e 5 giorni di reclusione. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà.
Scilla (Reggio Calabria). Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Scilla, hanno arrestato Rocco Delorenzo, 36enne reggino, in quanto ritenuto responsabile dei reati di tentata rapina e tentata estorsione, entrambi aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, all’epoca avviate dalla Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, avevano già consentito in tempi brevissimi di raccogliere preziosi e concreti elementi di colpevolezza nei confronti dell’odierno arrestato, il quale secondo l’accusa, dal mese di marzo 2012 al giugno dello stesso anno, a Scilla aveva posto in essere i fatti reato oggi contestatigli. Pertanto, nel luglio 2013, unitamente ad altri soggetti ritenuti appartenenti alla cosca “Nasone-Gaietti” di Scilla, era stato già tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Alba di Scilla 3”. Delorenzo è stato quindi tratto in arresto in esecuzione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, dovendo espiare 5 mesi e 5 giorni di reclusione. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà.