Taurianova (Reggio Calabria). Nelle prime ore della giornata odierna, a conclusione di complesse e laboriose attività d’indagine, supportate da intercettazioni telefoniche ed ambientali, protrattesi per oltre sei mesi e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza e dal sostituto Enrico Barbieri, il Commissariato di Taurianova e la Squadra Mobile di Reggio Calabria, unitamente a personale dei Commissariati di P.S. di Gioia Tauro, Palmi, Villa San Giovanni, Cittanova e Polistena, del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno e con l’ausilio di unità cinofili e personale della Polizia Scientifica del posto di fotosegnalamento di Gioia Tauro, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Palmi, nei confronti di 7 indagati, ritenuti presunti responsabili, a vario titolo dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina e cannabis).
Destinatari del provvedimento restrittivo sono:
- Bruno Corica, nato a Taurianova cl. 1963 e ivi residente, destinatario di custodia cautelare in carcere;
- Nino Vittorio Tripodi, nato a Palmi cl. 1964 ed ivi residente, destinatario di custodia cautelare in carcere;
- Benito Corica, nato a Oppido Mamertina cl. 1990 e ivi residente, destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari;
- Salvatore Bambino, nato a Taurianova cl. 1984 e ivi residente, destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari;
- Carmine Laurendi, nato a Scilla cl. 1980 e residente a Bagnara Calabra, destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari;
- Antonio Carbone, nato a Oppido Mamertina cl. 1992 e residente a Taurianova, destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari;
- Maria Gioffrè, nata a Taurianova cl. 1975 e residente a Palmi, destinataria di custodia cautelare degli arresti domiciliari.
Le indagini partite nel 2015 hanno permesso di disvelare una ampia, capillare e diffusa rete di spaccio di sostanze stupefacenti a cui si approvvigionavano i tossicodipendenti della Piana di Gioia Tauro. I reati di cui devono rispondere gli arrestati sono spaccio di stupefacenti. Gli arrestati, dopo le formalità di rito sono stati tradotti presso la casa circondariale di Arghillà e le proprie abitazioni a disposizione dell’autorità giudiziaria di Palmi.