Reggio Calabria. Dinanzi alle sciagurate iniziative dell’attuale governo, da ultimo la cancellazione della prescrizione dopo la sentenza di Primo Grado, abbiamo deciso, in adesione alla delibera dell’8 novembre 2018 della Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, di astenerci da ogni attività giudiziaria.
Siamo fermamente contrari alla proposta di modifica della prescrizione lanciata con uno strampalato emendamento che blocca il decorso del tempo e rende il cittadino “eterno imputato” senza distinguere, addirittura, tra una sentenza di condanna ed una di assoluzione.
Non lo facciamo perché preoccupati ed occupati a tutelare interessi della corporazione. Piuttosto preoccupati ed occupati a tutelare i diritti delle persone che saranno, loro malgrado, per un tempo infinito coinvolte nel giudizio penale. Siamo certo favorevoli ad un processo che sia di ragionevole durata, ma allo stesso tempo giusto. Non siamo disponibili, però, ad essere spettatori o, peggio, considerati un intralcio ad una giustizia tutta orientata ad offrire, comunque, un colpevole.
Noi parliamo di diritti! Parliamo dei diritti di tutti, che sono anche i nostri in quanto cittadini. E con questa forma di protesta intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica, unitamente agli addetti ai lavori, le istituzioni parlamentari e governative sulla attuale grave situazione di pregiudizio per le libertà individuali, denunziando la svolta illiberale che si intende imprimere al processo penale. Processo e democrazia stanno e cadono insieme. Smantellare l’uno significa demolire l’altra!
Camera Penale di Reggio Calabria