Reggio Calabria. Sabato 1° dicembre alle ore 16.30 al Consiglio Regionale, sala Giuditta Levato, si terrà un convegno del SUL (Sindacato Unitario Lavoratori) per presentare alcune proposte concrete per il superamento di alcune situazioni di precariato.
“Non pretendiamo di annullare di botta tutte le forme di precariato – si legge in una nota a firma del segretario generale Sul Reggio Calabria, Aldo Libri – che si sono diffuse con progressione geometrica, arrivando ad infelicitare la vita di milioni di persone in Italia. Non sarebbe possibile per molti motivi, ma tuttavia va iniziato un percorso virtuoso che faccia emergere e stabilizzare tutti i rapporti di lavoro impropri che esistono, specialmente nella Pubblica Amministrazione, nella quale ci sono dipendenti che hanno accumulato molti anni di contratti atipici e che si trovano in situazioni che vanno sanate.
Sabato porremo l’accento su tre questioni: la stabilizzazione definitiva degli LSU/LPU e la loro fuoriuscita dal precariato dopo un ventennio di lavoro prestato presso le amministrazioni pubbliche; il riempimento degli organici della Polizia Municipale del Comune capoluogo e di ogni altra istituzione locale ne sia carente; la legge di riconoscimento degli assistenti educativi ed alla comunicazione e la loro stabilizzazione.
Al nostro convegno hanno assicurato la loro presenza il senatore Giuseppe Fabio Auddino, componente della Commissione Lavoro del Senato, l’onorevole Gianni Nucera, delegato della Giunta Regionale alle politiche giovanili, e l’avvocato Armando Neri, vicesindaco ed assessore al personale del Comune di Reggio Calabria. Sono chiamati a brevi relazioni l’avvocato Jessica Tassone dell’Ufficio Legale del SUL che illustrerà la proposta di legge per gli assistenti educativi ed alla comunicazione, Nino Branca, responsabile per il SUL del comparto LSU/LPU, e rappresentanti degli agenti precari di Polizia Municipale e degli assistenti educativi ed alla comunicazione. Oltre a chiunque voglia dare il proprio contributo.
Alle tre istituzioni presenti avanzeremo proposte praticabili e chiederemo uno sforzo comune per giungere ad una positiva soluzione nei tre settori di cui si parlerà. Questo costituirebbe la premessa per poter presentare altre motivate rivendicazioni di altre fasce di precari operanti nel settore pubblico o in quello privato.
È questo il modo – conclude Libri – con cui intendiamo opporci al precariato: non dichiarazioni di principio che non cambiano nulla nella vita delle persone afflitte da contratti atipici, ma battaglia e proposta, perfino in articolati di legge, per portare a compimento l’obiettivo della stabilizzazione e di un contratto che prefiguri ragionevoli certezze per il futuro”.
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