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Home Italia Motori

Dischi freno, non tutti sono uguali

by emi
27 Novembre 2018
in Motori
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Dischi freno

Dischi freno

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Un disco freno è un componente fondamentale di un auto o di una moto, in quanto rappresenta una parte dell’impianto frenante, composto da una pinza che, quando il pilota preme il pedale, si stringe attorno a un disco, o rotore, e crea frizione, riducendo la velocità.

Le origini

Lo sviluppo dei dischi freno iniziò alla fine dell’800 in Inghilterra, per mano di Frederick William Lanchester, il quale li utilizzò poi sulle sue auto, le quali in seguito diventarono la Lanchester Motor Company. Purtroppo il cattivo stato delle strade dell’epoca non ne consentì una rapida diffusione, ma l’idea era valida, e per questo vennero utilizzati su aeroplani e carri armati durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni successivi vennero impiegati anche nelle gare automobilistiche, mentre nel 1955 fu la Citroen DS a montarli di serie: questa fu la prima produzione in massa di questa tecnologia.

Diverse tipologie

I dischi freno possono avere essenzialmente tre tipologie:

-Pieno: sono dischi pieni con una faccia di contatto doppia. Sono tra i più usati sia sulle auto che sulle moto.
-Margherita: sono usati soltanto sulle moto, specialmente sulle fuoristrada. Hanno un profilo intagliato, in modo che il fango e la polvere non rischi di rovinarli.
-Ventilato: sono due dischi con una sola faccia di contatto, che lascia un passaggio per l’aria in modo tale da dissipare maggior calore. Sono usati dalla maggior parte delle auto come impianto frenante anteriore, mentre sulle moto non vengono quasi mai montati.

I dischi freno variano poi per un’enormità di aspetti, tra cui il collegamento alla ruota, il movimento della pista frenante, e le lavorazioni della superficie del disco. Un vero e proprio ventaglio di offerte che potrebbe mettere in difficoltà, qualora si cercasse un pezzo di ricambio. Ma non tutto è perduto: questo, ad esempio, è il sito web che vi permette di acquistare dischi freno di qualità, direttamente da Bosch: basta specificare la marca dell’auto e vi saranno mostrate una serie di opzioni tra cui scegliere.

I problemi più comuni

Il problema più comune dei dischi freno ha a che fare con il danneggiamento, primo tra tutti la deformazione, causata spesso da un surriscaldamento. Altro problema da non sottovalutare è la rigatura, conseguenza della mancata sostituzione delle pastiglie quando sono consumate: per questo motivo è importante verificare di volta in volta lo stato di usura delle pastiglie.

Su moto e scooter

Fu l’italiana Lambretta a portare i dischi freno su larga scala nel mondo delle moto e degli scooter, montandoli sulla TV175 del 1962 e in seguito sulla GT200 del 1964. Lo spunto di Lambretta venne poi utilizzato anche da Honda e MV Agusta, oggi in un momento delicato della sua vita.

Il vantaggio progettuale di utilizzare un freno a disco sulle moto è che, per come sono fatti questi veicoli, il raffreddamento è ottimale, in quanto sono esposti direttamente all’aria. Lo svantaggio è che sono più fragili e sottoposti a polvere, ghiaia e terra, e per questo motivo sono di solito in acciaio inossidabile, e hanno scanalature per disperdere l’acqua piovana che attraggono.

Tags: autodischi frenofrenimotoscooter
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